Vicenza, Imu e Tasi riscossi complessivamente 43.6 milioni

Sono state perfettamente centrate le previsioni di bilancio indicate dal Comune di Vicenza alle voci IMU e TASI 2014. Per quest’ultima, anzi, in sede di accertamento risultano riscossi 200 mila euro in più.

Per quanto riguarda l’IMU, a fronte di una previsione di bilancio al lordo del fondo di solidarietà comunale (cioè della somma che lo Stato trattiene per ridistribuirla tra i Comuni) pari a 33,2 milioni di euro, le riscossioni da versamenti eseguiti nel 2014 sono state di 33,1 milioni di euro.

Quanto alla TASI, imposta introdotta per la prima volta nel 2014 in modo piuttosto confuso, a fronte di una previsione di bilancio di 10,3 milioni di euro sono stati riscossi 10,5 milioni di euro.

Quattro, secondo l’amministrazione, i motivi che hanno permesso a Vicenza di centrare perfettamente le previsioni di bilancio, a differenza di molti altri Comuni che ora devono correre ai ripari per aver incassato meno di quanto ipotizzato.

“Prima di tutto – ha dichiarato oggi l’assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri – abbiamo usato grande correttezza e oculatezza nel fare i bilanci, tarando esattamente le entrate sulle effettive possibilità di riscossione, senza gonfiare la capacità di spesa. In secondo luogo, i cittadini hanno fatto sicuramente la loro parte, pagando quanto era dovuto con grande senso di responsabilità, malgrado le difficoltà economiche del momento. Terzo, ciò è avvenuto probabilmente anche perché il nostro livello di tassazione è equo, cioè cerca di favorire le categorie più deboli, ed è decisamente contenuto rispetto alla media italiana. Quarto, è stato decisivo per agevolare la riscossione il grande sforzo fatto dalla macchina comunale, e in particolare dal settore Tributi, per definire per tempo le aliquote, informare i cittadini, facilitarli nei calcoli di una tassa nuova e complicata e raggiungerli in sede di saldo attraverso lettere personalizzate che, per quanto riguarda i possessori di sola prima casa, contenevano anche l’F24 precompilato, in anticipo su quella che sembra essere una disposizione obbligatoria dal 2015. Del resto, la virtuosità del Comune di Vicenza non è una novità, visto che ci siamo classificati al nono posto in Italia per capacità di riscossione con l’80,6% contro il 66,5% della media nazionale; risultiamo tra i migliori in Italia nel confronto tra IMU 2012 e TASI 2014, con un risparmio medio di 53 euro sulla tassazione della prima casa; e siamo addirittura terzi in Italia per contenimento della spesa in relazione ai fabbisogni standard, cioè al costo per abitante a parità di servizi resi”.

I contribuenti di TASI e IMU del Comune di Vicenza sono 44.337, di cui 18.337 possiedono anche altri immobili oltre all’abitazione principale.

Il progetto sperimentale di bollettazione TASI attivato dal settore Tributi in prossimità del pagamento del saldo 2014 ha previsto l’invio di 41.380 lettere informative ad altrettanti proprietari di immobili, compresi i circa 6.000 contribuenti con sole abitazioni principali con TASI azzerata perché con rendite catastali non superiori a 400 euro.

Le lettere contenevano informazioni dettagliate su proprietà immobiliari, dati catastali e aliquote e, nel caso di proprietari di sola prima casa, anche l’F24 precompilato, con l’invito a contattare il Comune in caso di dati discordanti.

Ciò ha generato un notevole afflusso di pubblico allo sportello IMU/TASI, ma anche l’opportunità di aggiornare le banche dati comunali in relazione a compravendite, successioni, variazioni catastali che non erano ancora state comunicate agli uffici, ma che producevano già effetti sulla tassazione.

Nel dettaglio, dal 26 novembre, ossia dal recapito delle lettere, al 16 dicembre 2014, data di scadenza del saldo, 2.148 persone si sono recate allo sportello IMU/TASI; 1.618 hanno telefonato e 950 hanno inviato email.

In seguito a tali contatti il settore ha già provveduto ad aggiornare più di 1500 posizioni della banca dati comunale.

Ad oggi, inoltre, sono pervenute all’ufficio 6.998 autocertificazioni TASI con l’indicazione degli utilizzatori degli immobili (inquilini o occupanti) che, al pari dei possessori, sono tenuti al pagamento di una quota della TASI, ma che il Comune non può conoscere se non attraverso questa documentazione.