Lavoro agile, appuntamento il 25 marzo nella Grande Milano

L’estensione all’intera area metropolitana e il coinvolgimento degli oltre 40 spazi dedicati al coworking a Milano: sono le due significative novità della Giornata del Lavoro Agile 2015 presentata a Palazzo Marino. Una giornata per sperimentare nuove forme di lavoro flessibile, per provare una diversa organizzazione del lavoro e della vita quotidiana. Il lavoro agile, infatti, non richiede una postazione fissa in ufficio; consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio decentrato o, appunto, da una postazione in coworking. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive.

Nel 2014 furono oltre cento le imprese, dalle grandi multinazionali alle piccole realtà, che parteciparono. Impossibile fare previsioni oggi su quella che sarà la partecipazione alla seconda Giornata del Lavoro Agile, ma c’è la ragionevole certezza che il numero di adesioni si moltiplichi e superi di gran lunga l’edizione 2014.

Anche quest’anno l’amministrazione comunale si fa capofila dell’iniziativa insieme ad ABI, AIDP, Anci Lombardia, Assolombarda, CGIL Milano, CISL Milano Metropoli, UIL Milano e Lombardia, SDA Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Valore D.

Possono aderire alla ‘Giornata del lavoro agile’ le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali che desiderano far sperimentare ai propri lavoratori modalità di lavoro agile, e anche a chi ha già al suo attivo accordi e forme di lavoro agile.

Per aderire si accede al sito del Comune (www.comune.milano.it/GiornataLavoroAgile) dove il titolare dell’azienda potrà compilare la scheda online (sezione “Come aderire”).

Anche quest’anno, con l’aiuto di tutti coloro che aderiranno, saranno verificati i vantaggi di questa modalità di lavoro alternativa in termini di benefici per i lavoratori e le lavoratrici (risparmio di tempo e flessibilità) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2, PM10 e dei consumi energetici) con la collaborazione di AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio S.r.l.).

“Il nostro obiettivo quest’anno – dichiara l’assessora al Benessere e Qualità della vita Chiara Bisconti  – è di coinvolgere l’intera area metropolitana di Milano. La Giornata del Lavoro Agile permette di rispondere alle tantissime nuove esigenze del lavoro di oggi e viene incontro ai bisogni delle persone. Lo straordinario successo dell’anno scorso ci dice che siamo sulla strada giusta e che le cittadine, i cittadini e le aziende vogliono continuare a lavorare su questo tema”. “Il Comune di Milano – prosegue Bisconti – fa ancora una volta da capofila e da ‘collettore’ per questa esperienza e si pone all’avanguardia in Italia in questo tipo di sperimentazione, che è prima di tutto una risposta ad esigenze concrete, reali, di lavoratrici e lavoratori. Inizia oggi il percorso che ci porterà al 25 marzo e sono sicura sarà un percorso virtuoso”.

“Per questa edizione abbiamo voluto coinvolgere gli oltre 40 spazi di coworking presenti in città aderenti all’albo qualificato creato dal Comune – spiega l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca,Cristina Tajani -. Questa giornata di porte aperte consentirà, alle persone e alle aziende che vorranno aderire, di utilizzare moderni spazi attrezzati dove trovare un appoggio dotato di wifi e altri servizi per lavorare in maniera condivisa da una postazione diversa da quella abituale. Una novità che, sono certa, aumenterà il numero delle adesioni alla Giornata del Lavoro agile e, nel contempo, permetterà di scoprire i vantaggi di un nuovo modo di intendere il lavoro come il coworking”.

La prima Giornata del Lavoro agile aveva visto l’adesione di oltre 100 tra aziende ed enti, permettendo a lavoratori e lavoratrici partecipanti all’iniziativa di risparmiare circa 2 ore in un giorno; ciò ha prodotto benefici anche sull’ambiente, calcolati in 32 tonnellate circa di anidride carbonica in meno immesse in atmosfera, pari a una riduzione dell’1% dell’inquinamento da traffico stradale a Milano.