Appalti Roma Capitale ecco le nuove regole

“Scelte chiare, in parte rivoluzionarie, per contrastare la corruzione”. Così la nota del Campidoglio che spiega le nuove regole sulle gare d’appalto, contenute in una memoria redatta dall’assessore Alfonso Sabella (Legalità e Trasparenza) e approvata dalla Giunta. Le novità sono state presentate dal sindaco Ignazio Marino e dallo stesso Sabella alla stampa. In precedenza Sindaco e Assessore hanno illustrato le misure al presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone.

“Un atto fondamentale per dimostrare con i fatti che quel ‘mondo di mezzo’, che l’indagine della Procura ha portato alla luce e che ha troppo a lungo inquinato la gestione della città, è finito per sempre”, ha dichiarato il sindaco Marino. Roma appalti Roma appalti conferenzaPrincipi di fondo: eliminare – a parte i casi di reale emergenza – gli appalti senza gara; ruotare dirigenti e funzionari che compongono le commissioni; rendere sempre pubblici – qui sul nostro portale – tutti gli atti di gara (anche per le gare ‘informali’, nonostante in questo caso non vi sia obbligo di legge).

Punti principali del pacchetto di misure: lavori e opere pubbliche da programmare sempre entro un termine certo; gare aperte come procedura standard (salvo precise ragioni e con l’obbligo di informarne comunque l’organo politico); creazione di elenchi di fornitori e, in caso di gara informale, scelta delle imprese da invitare con sorteggio e non a discrezione degli uffici; obbligo, per chi aspira a divenire fornitore o appaltatore del Campidoglio, di dichiarare eventuali propri finanziamenti a partiti, uomini politici, fondazioni, onlus, consorzi. Roma Capitale, dal suo canto, deve costituire un albo dei dirigenti e funzionari membri di commissione, tra i quali scegliere di volta in volta con sorteggio e in ogni caso a rotazione. Altri elementi del nuovo vademecum in tema di appalti: niente gare nel mese di agosto, salvo ragioni eccezionali; stop all’eccessiva frammentazione delle gare in lotti ; relazioni trimestrali degli uffici ai propri assessorati – e a quello alla Trasparenza – su affidamenti diretti e procedure negoziate (con le ragioni che hanno fatto preferire questi metodi; e con l’indicazione degli importi per i lavori); drastica riduzione dei contratti che affidano alle ditte anche il compito di progettare.

“Ridurre i costi della corruzione significa dare efficacia ed efficienza e recuperare risorse per i cittadini”, ha sottolineato l’assessore Sabella. “Da domani”, ha proseguito Sabella, “tutte le stazioni appaltanti dovranno iniziare ad adeguarsi. Queste regole si applicheranno a tutti i Municipi”. E non solo: “Questi criteri”, preannuncia il Sindaco, “saranno estesi anche alle municipalizzate e partecipate del Campidoglio”. Perché, ha concluso Marino, “nell’amministrazione non deve restare neanche un angolo di opacità”.