Genova, nonostante la crisi cresce il reddito pro capite

L’Annuario Statistico del Comune di Genova è un lavoro certosino e indispensabile. Giunto alla sua ottantaduesima edizione, contiene una vasta raccolta di dati sulla realtà di Genova, utili per identificare i principali aspetti socio-economici e demografici della Città. I dati più recenti si riferiscono all’anno 2013 e sono corredati, in gran parte, da confronti temporali con gli anni precedenti.

A presentarlo l’assessore Emanuele Piazza: “Dobbiamo saper cogliere, in questo momento di crisi, i dati che ci confortano, per implementare e studiare delle nuove politiche di sviluppo economico”. Il riferimento è rivolto all’incremento del reddito medio pro capite (dati del 2013 rispetto al 2012) del 2% su base provinciale, 8 % regionale e 16% nazionale. “Genova deve avere l’ambizione di essere una bella, produttiva, media città europea, con una manifattura all’avanguardia, che fa base su una ricerca di qualità”.

Popolazione

In base al movimento e calcolo della popolazione residente, a fine anno 2013, il numero degli abitanti del Comune di Genova risulta pari a 596.958 rispetto ai 582.320 di fine anno 2012 (+14.638 unità; +2,5%). Tale aumento della popolazione è dovuto alle operazioni di parifica anagrafica che hanno comportato un consistente recupero dei cittadini residenti non censiti. Infatti è in corso nel Comune di Genova, come in tutti i comuni italiani, la “parifica anagrafica” cioè il riallineamento tra le risultanze del Censimento e la fonte anagrafica; tale operazione permette il recupero delle persone residenti “sfuggite” alla rilevazione censuaria e la contestuale cancellazione dei soggetti censiti ma non residenti. I dati più recenti, relativi al movimento naturale, evidenziano una diminuzione delle nascite e dei decessi. Nel corso del 2013 si registrano 4.174 nascite (-309; -6,9% rispetto all’anno precedente), con un quoziente di natalità pari al 7,1 per mille residenti e 8.174 decessi contro gli 8.334 del 2012 (-160; -1,9%), con un quoziente di mortalità pari al 13,9 per mille residenti. Per quanto riguarda il movimento migratorio, nel 2013 si registrano 12.058 immigrazioni contro 13.874 (-1.816; -13,1%) dell’anno precedente e 13.812 emigrazioni contro 12.233 (+1.579; +12,9%). Il saldo migratorio è negativo e passa da +1.641 unità del 2012 a -1.754 di fine anno 2013. L’immigrazione maschile (51,9%) è superiore a quella femminile (48,1%). Cittadini stranieri In base ai dati di fonte anagrafica per quanto riguarda i cittadini stranieri che risiedono a Genova al 31 dicembre 2013 sono 57.358 (26.522 maschi e 30.836 femmine), con un lieve incremento dello 0,2% rispetto a fine 2012 (+95 unità). La comunità più numerosa è quella ecuadoriana (17.271 unità), seguita dagli albanesi (6.312), dai rumeni (4.996), dai marocchini (4.505), dai peruviani (2.901), dai cinesi (2.197), dagli ucraini (1.862), dai senegalesi (1.715) e dai cingalesi (1.214).

Stato civile

Nel 2013, nel Comune di Genova, sono stati celebrati 1.421 matrimoni (488 con rito religioso e 933 con rito civile), con un quoziente pari a 2,4 ogni mille abitanti; i matrimoni religiosi rappresentano il 34,3% del numero complessivo dei matrimoni, mentre quelli civili il 65,7%; i matrimoni tra divorziati rappresentano il 45,6% dei riti civili e il 29,9% del totale dei matrimoni.

Salute

Nel 2013 il numero degli infermi entrati negli ospedali cittadini diminuisce del 2,7% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 96.579 unità. L’ospedale in cui sono entrati più degenti è San Martino-IST (42.663), seguito dal Galliera (16.730), dall’Istituto pediatrico Giannina Gaslini (13.677), e da Villa Scassi (13.617). Nel 2013 risultano in diminuzione sia il numero delle giornate di degenza ordinaria (che passano da 851.786 del 2012 a 827.245 del 2013) che le giornate di degenza day hospital (213.692 nel 2012 e 157.870 nel 2013). Dall’esame dei dati del biennio 2011-2012 riguardanti la struttura ospedaliera nel suo complesso, risulta in diminuzione il numero dei posti letto (da 3.429 nel 2011 a 3.151 nel 2012; -8,1%).

Legge 194

I dati relativi alle interruzioni volontarie di gravidanza, che sono state effettuate nelle strutture ospedaliere della ASL 3, registrano un calo dei casi che passano dai 1.705 del 2012 ai 1.658 del 2013. Come per gli anni precedenti, anche nel 2013 il maggior numero di donne che ricorre alle IVG possiede la cittadinanza italiana (921; 55,5%), in diminuzione rispetto al 2012 (-5,5%). In calo risultano le IVG di donne che provengono dall’Africa (80 nel 2013; -28,6% rispetto all’anno precedente).

Istruzione

Nell’anno scolastico 2013/2014 il numero di alunni genovesi è pari a 78.960 unità di cui 14.252 nella scuola dell’infanzia, 22.784 nella scuola primaria, 15.041 nella scuola secondaria di primo grado e 26.883 nella secondaria di secondo grado. La popolazione scolastica è diminuita dello 0,2% rispetto ai valori dell’anno scolastico 2012/2013. Nel 2013 si è assistito a una nuova organizzazione dell’Università, in cui le vecchie “facoltà” sono state sostituite da cinque scuole: Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche; Scuola di Scienze Sociali; Scuola di Scienze Umanistiche; Scuola Politecnica. Gli studenti dell’Università degli Studi di Genova nell’anno accademico 2013/2014 (con esclusione degli iscritti a scuole di perfezionamento e a corsi speciali) sono 32.782 di cui 10.486 (32,0%) non frequentanti. La Scuola di Scienze Sociali presenta il maggior numero di studenti iscritti (11.605 pari al 35,4%) seguita dalla Scuola Politecnica (7.610 pari a 23,2%), dalla Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche (6.584; 20,1%), dalla Scuola di Scienze Umanistiche (4.576; 14,0%) e dalla Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (2.407; 7,3%).

Lavoro

La Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro (RCFL), svolta dall’ISTAT, rappresenta la principale informazione statistica sul mercato del lavoro italiano. I dati relativi a questa rilevazione hanno evidenziato che in Italia, nel 2013, gli occupati sono 22.420.000 (13.090.000 uomini e 9.330.000 donne), in diminuzione, rispetto al 2012, del 2,1% (-479.000 unità).

Tutti i settori risultano in diminuzione, ma in termini assoluti il calo più consistente si è registrato nell’industria dove risultano 252.000 occupati in meno di un anno. Nella Provincia di Genova, nel 2013, si è registrata un’occupazione complessiva di 337.000 unità (in calo del 3,2%), impiegate in larga prevalenza (79,8%) nel settore dei servizi; i lavoratori dell’industria costituiscono il 19,6% della forza lavoro, mentre nel settore primario è impiegato solo lo 0,6% dei lavoratori. Il tasso di disoccupazione si attesta al 9,1% ed è in aumento rispetto all’anno precedente (7,8%), anche se risulta inferiore al dato regionale (9,9%). Aumentano sia il tasso di disoccupazione maschile, che passa da 6,5% all’ 8,4%, sia quello femminile (da 9,3 a 10,0%). Analizzando i dati relativi alla Cassa Integrazione Guadagni contenuti negli archivi Inps (aggiornati al giugno 2014), nell’anno 2013 sono state autorizzate, a livello nazionale, quasi 1,2 miliardi di ore, con un incremento del 5,6% rispetto al 2012. L’aumento è dovuto in particolare alle ore della CIG straordinaria (+31,2%), mentre la CIG in deroga è diminuita del 20,7%. A livello provinciale, a Genova il numero di ore autorizzate dalla Cassa Integrazione Guadagni, nel 2013, è complessivamente aumentato rispetto all’anno precedente (+2.667.757 pari a +32,2%). Considerando distintamente i vari tipi di intervento, si nota un aumento degli interventi ordinari (+52,1%) e straordinari (+96,7%), mentre diminuiscono gli interventi in deroga (-36,2%).

Commercio e artigianato

Nella Provincia di Genova, a fine anno 2013, le imprese attive iscritte al registro delle imprese della CCIAA di Genova sono 71.655 (-0,8% rispetto al 2012), di cui 23.252 artigiane, mentre nel Comune di Genova le imprese attive iscritte sono 49.164 (-0,5% rispetto al 2012), di cui 14.308 artigiane. Nel Comune di Genova il settore economico in cui si registra il maggior numero di imprese attive è quello delle attività commercio all’ingrosso e al dettaglio (16.234) che rappresentano il 33,0% del totale delle imprese. Nel corso del 2013 sono stati dichiarati nel Comune di Genova 120 fallimenti con una flessione del 9,8% rispetto all’anno precedente. I dati disaggregati per settore di attività economica evidenziano che il maggior numero di fallimenti, pari al 29,2%, si concentra nel commercio all’ingrosso e al dettaglio. Seguono il settore delle costruzioni (17,5%), il settore delle attività manifatturiere (11,7%) e quello degli alberghi e ristoranti (9,2%). I dati relativi ai protesti si riferiscono alla Provincia di Genova. Il numero dei protesti levati nel 2013 è risultato pari a 8.518 di cui 7.259 (85,2%) per cambiali ordinarie, 283 (3,3%) per tratte non accettate e 976 (11,5%) per assegni bancari. Rispetto all’anno precedente il numero dei protesti risulta in diminuzione (-6,9%); l’importo complessivo dei titoli protestati (14.918.841 euro) registra, invece un aumento del 22,1% rispetto al 2012.

Case

Nel Comune di Genova l’anno 2013 si chiude con un mercato immobiliare in recessione sul quale ha influito l’acuirsi della crisi economica; in particolare nel 2013, in linea con quanto si è già verificato nel 2012, si è registrato un ulteriore calo del numero di compravendite a fronte di una riduzione dei prezzi e di un mercato caratterizzato da un eccesso di offerta. In particolare nel corso del 2013 le transazioni di unità immobiliari sono state 4.643 contro le 5.176 dell’anno precedente (-10,3%). Gli indici dei prezzi, secondo gli scopi loro assegnati, si differenziano in relazione alla popolazione dei consumatori, ai quali si riferiscono ed alla composizione del paniere dei consumi considerati. Attualmente per i prezzi al consumo vengono prodotti tre distinti indici e precisamente: l’indice nazionale di prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione Europea (IPCA). Considerando l’indice per l’intera collettività (NIC) al lordo dei consumi di tabacco relativo alla città di Genova, si rileva che nel mese di dicembre 2013 si è registrato un valore pari a 108,7, mentre nello stesso mese dell’anno precedente era pari a 107,7. Nel mese di dicembre 2013, nel capoluogo ligure, il tasso di inflazione tendenziale raggiunge lo 0,9% (nello stesso mese del 2012 raggiungeva il 3,5%). A livello nazionale questo tasso è pari allo 0,7%, mentre nel dicembre 2012 era pari a 2,3%.

Traffici marittimi

Genova è una grande città portuale, primo porto italiano e tra i principali del Mediterraneo e d’Europa. Il Porto di Genova è destinato, nella maggior parte, al traffico di containers e al mercato crocieristico e traghettistico. Dall’analisi dei dati pubblicati, nel Porto di Genova, in base al movimento del 2013, emerge una diminuzione dell’imbarco per le merci in colli e a numero (-4,0%) e per bunkers e provviste (-14,1%) e un aumento per gli oli minerali e rinfuse (+13,0%). Per quanto riguarda gli sbarchi, si registrano dati tutti negativi: -3,9% per gli oli minerali alla rinfusa, -4,2% per le merci in colli e a numero e -4,7% per le altre rinfuse. Nonostante la crisi economica, il traffico dei contenitori (pieni+vuoti), pur non segnando il record del 2012, ha sfiorato i due milioni di teu. Risultano, tuttavia, in diminuzione rispetto all’anno precedente sia i dati relativi allo sbarco (-3,8%) sia all’imbarco (-3,7%)

Nel 2013 il traffico dei passeggeri registra in complesso un incremento del 4,6%, raggiungendo quasi i 2,9 milioni di unità. Tale aumento è dovuto, soprattutto, all’incremento del traffico delle crociere (+31,7%) che, con oltre 1 milione di passeggeri, ha rappresentato un anno record per il porto genovese (il dato delle crociere comprende i passeggeri imbarcati, sbarcati e in transito). I traghetti invece hanno registrato una diminuzione di passeggeri pari al 6,4%. L’Aeroporto di Genova Cristoforo Colombo, posto a circa 6 km dal centro città, gode di una posizione privilegiata che unisce la comodità di accesso all’offerta di una struttura integrata con le principali modalità di trasporto; è il più grande della Liguria e collega Genova con i principali scali nazionali, europei, del Mediterraneo e Nord Africa. Nel 2013 il traffico complessivo dell’aeroporto “Cristoforo Colombo” registra una diminuzione, rispetto all’anno precedente, sia nel movimento aereo (-16,0%) sia nel numero dei passeggeri (-5,7%). In aumento risulta il traffico delle merci per via aerea e per via superficie (+30,6%).

Incidenti stradali

Gli incidenti stradali nel Comune di Genova, nell’anno 2013, rappresentano circa il 2,9% degli incidenti totali avvenuti su strade urbane in Italia. In particolare a Genova si sono verificati 4.323 incidenti stradali, in aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente; a tale aumento della sinistrosità corrisponde un aumento nel numero dei decessi (21 persone nel 2012 e 25 nel 2013). In diminuzione risulta invece il numero delle persone che hanno subito lesioni di diversa gravità (5.286; -1,7%). La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (58,5%); i restanti casi (41,5%) vedono coinvolti veicoli isolati. Nell’ambito degli incidenti tra veicoli, la tipologia più diffusa è lo scontro frontale-laterale (746 casi; 29,5%), seguita dal tamponamento che registra 730 casi (28,9%). Tra gli incidenti a veicoli isolati, l’investimento di pedone rappresenta l’evento più diffuso (645; 36,0%), seguito dalla fuoriuscita del veicolo dalla sede stradale (24,7%).

Turismo

L’andamento turistico nel 2013, nel Comune di Genova, registra complessivamente un aumento sia negli arrivi (+40.289; +5,4%) che nelle presenze (+46.402 pari a +3,1%) rispetto all’anno precedente. La componente straniera risulta in marcato aumento sia sugli arrivi (+36.593; +10,8%) sia sulle presenze (+57.379; +9,0%). Negli esercizi alberghieri gli arrivi aumentano del 4,9% e le presenze del 3,2%; anche negli esercizi complementari si registra un aumento sia degli arrivi (+14,0%) che delle presenze (+2,4%). La permanenza media del soggiorno nel 2013 negli esercizi alberghieri genovesi è pari a 1,8 giornate mentre negli esercizi complementari è di 3,8 giornate. Nel corso del 2013 gli arrivi di turisti stranieri sono pari al 47,6% dell’intero numero di arrivi. La maggior parte dei turisti stranieri proviene dalla Francia (51.448), dalla Germania (32.666), dalla Russia (30.353), dagli Stati Uniti (20.601), dalla Svizzera (20.127), dal Regno Unito (19.309) e dalla Cina (16.946). Rispetto all’anno precedente si registra un aumento consistente dei turisti russi sia negli arrivi (+9.057; +42,51%) sia nelle presenze (+15.041; +39,9%). Le presenze di turisti stranieri sono pari al 45,5%. Una quota considerevole del turismo genovese trae origine dall’affluenza dei visitatori dell’Acquario e dalle numerose manifestazioni culturali e fieristiche allestite nella Città. Nel 2013 i visitatori dell’Acquario di Genova sono 1.034.750, in aumento del 7,6% rispetto all’anno precedente.

Le 13 manifestazioni della Fiera di Genova, cui hanno partecipato 2.413 espositori, hanno attirato circa 583.000 visitatori in calo rispetto al 2012. Tale diminuzione è da attribuirsi a un allestimento temporale e spaziale più ridotto dell’edizione 2013 del “Salone Nautico”: infatti tale manifestazione, svoltasi in cinque giorni, anziché in nove come negli anni precedenti, ha portato, su una superficie di soli 180.000 mq, 750 espositori e 115.000 visitatori. Le altre manifestazioni di maggior richiamo sono state “Primavera 2013” (260.000 visitatori e 450 espositori) e “Natalidea” (102.000 visitatori e 155 espositori).