Dagli sms al pestaggio, arrestato marocchino per una commessa pisana è la fine di un incubo

stalkerSi è conclusa con l’arresto del suo stalker, un marocchino di anni 34, in Italia senza fissa dimora e con precedenti penali in materia di spaccio di stupefacenti e reati contro la persona e il patrimonio, l’incubo di L.N., ventinovenne commessa pisana. Una storia fatta di violenze, di minacce e di soprusi, nella quale l’uomo arrestato si atteggiava a “respinto”. Le investigazioni, partite dopo la denuncia presentata dalla donna, hanno permesso di acquisire decisivi elementi probatori, validati dal Giudice nel suo provvedimento restrittivo. Il caso affrontato pone alla ribalta sempre più l’attualità dello stalking e della violenza sulle donne, intesa non solo come violenza fisica, ma anche psicologica, economica, privata. La vicenda in questione ha inizio nell’agosto 2014, quando va in crisi definitivamente la relazione sentimentale avviata dalla coppia sin dal precedente novembre. Solo un breve riavvicinamento nel mese di maggio quando l’uomo raggiunse la giovane in un centro di cure e recupero da dipendenza da stupefacenti, riuscendo a “riavvicinarla” a sé ed avviandola nuovamente al consumo di droghe. Con l’aiuto dei familiari la giovane è riuscita ad allontanare definitivamente l’uomo che ha iniziato a perseguitarla: dalle chiamate al cellulare, ai messaggi intimidatori, ai pedinamenti sui luoghi di lavoro e di ritrovo della donna, con l’evidente fine di compiere “terra bruciata” intorno a lei. Drammatiche le circostanze raccontate dalla vittima in occasione di un violento pestaggio subito dall’uomo, con pugni e calci. L’uomo arrestato, condotto presso la casa circondariale “Don Bosco” di Pisa, è accusato di atti persecutori, posti in essere dal settembre 2014, e cessione di quantitativi di sostanze stupefacenti per il periodo novembre 2013/agosto 2014.