Milano, consiglio straordinario in occasione del 45° anniversario della Strage di Piazza Fontana

“Parlare oggi di piazza Fontana, di quell’attentato vile e odioso che ha colpito il cuore della città significa rievocare uno dei momenti più tristi e drammatici della nostra storia. Significa anche continuare a ricordare qui, nel luogo simbolo della vita politica cittadina, che il nostro impegno per la verità e la giustizia, oggi a 45 anni di distanza, è più forte che mai. Un impegno che assume un grande valore civile, morale e politico. Sempre di più è fondamentale la memoria, il più possibile diffusa e condivisa. Il prossimo anno sarà inaugurata la Casa della Memoria all’Isola; in quella casa troveranno posto i documenti e le testimonianze, ma soprattutto gli storici, gli studiosi, le associazioni, impegnati insieme a fare luce sugli anni del terrorismo”.

Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo al Consiglio straordinario in occasione del 45° anniversario della Strage di Piazza Fontana.

“La strage di Piazza Fontana – ha proseguito il Sindaco Pisapia – come altri attentati che colpirono il Paese in quegli anni da Brescia a Bologna, mirava ad abbattere le fondamenta del nostro vivere civile, le fondamenta stesse della Repubblica nata dall’antifascismo e dalla Resistenza”.

“Oggi – ha aggiunto il Giuliano Pisapia – il Paese attraversa una crisi economica e sociale senza precedenti che mette in forse le conquiste di decenni di vita democratica e rendono più incerte le condizioni di vita di tanti. È proprio in periodi come questi che, facendo leva sulla paura e sulla disgregazione sociale, trovano purtroppo ascolto messaggi autoritari, populisti e demagogici che minano alla base le radici della nostra democrazia. La risposta di chi ama la democrazia, indipendentemente dalla posizione politica, non può che essere quello di dire un ‘No’ collettivo, unitario e forte a qualsiasi forma di intolleranza, violenza e discriminazione di ogni natura e radice. Un ‘No’ che trae forza da quello spirito civico e da quella coesione sociale che nascono da una memoria forte e condivisa. Pochi giorni fa ho parlato dell’anima di Milano: credo che la fede nella democrazia e nella libertà risieda uno dei tratti più forti e più rappresentativi di questo spirito. Uno spirito radicato nella coscienza e nella memoria collettiva dei milanesi che si è sempre manifestato nei momenti più difficili della nostra storia e ha fatto di Milano la protagonista del cambiamento e del progresso civile e morale in Italia”, ha concluso il Sindaco.