Termini Imerese, droga e rapine 16 arresti

Professionisti, commercianti e studenti sapevano dove comprare cocaina e hashish. Tra gli spacciatori più attivi ci sarebbero l’impiegato di una finanziaria palermitana, Mario Cangelosi, un disoccupato, Giuseppe Virzì, e la dipendente di una copisteria di Bagheria, Antonella Vitale. I Carabinieri della compagnia di Termini Imerese e del Gruppo di Monreale, coadiuvati da quelli del Gruppo e del Nucleo radiomobile di Palermo, hanno eseguito 16 ordinanza di custodia cautelare, di cui 3 in carcere e 13 agli arresti domiciliari. Per cinque indagati scatta l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Le accuse contestate sono detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato e ricettazione in concorso, estorsione, rapina impropria e detenzione abusiva di armi.

Sgominati quattro gruppi criminali operanti a Termini Imerese. Oltre a comprare la droga dai grossisti palermitani del rione Ballarò, mettevano a segno furti e rapine. Il bottino serviva per alimentare il traffico degli stupefacenti, acquistati nel popolare mercato dove avrebbero operato Salvatore Agusta e Paolo Genovese. Loro costituirebbero il cosiddetto “livello superiore” dell’organizzazione sgominata dai militari.

Prendevano di mira anche gli anziani come nel violento scippo messo a segno da un uomo e una donna ai danni di un’anziana che aveva appena prelevato denaro contante alle poste di via Diaz a Termini Imerese. La scaraventarono per terra e fu corretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso.

Rubavano moto a Palermo e si facevano pagare per la restituzione. In due occasioni sarebbe stato decisivo il ruolo di un pregiudicato del quartiere Uditore di Palermo. Assaltavano gli esercizi commerciali. I rapinatori sapevano già a chi piazzare la merce rubata.