Firenze, in 250 alla maratona dell’ascolto della cultura al Teatro dell’Opera

Sono 250 circa, in rappresentanza di oltre 100 tra operatori, associazioni, enti e istituzioni, le persone che hanno partecipato alla maratona dell’ascolto della cultura, organizzata dall’amministrazione comunale al Teatro dell’Opera. All’iniziativa erano presenti il sindaco Dario Nardella e la giunta al completo, coadiuvati dai loro tecnici e da altri esperti. «La grande partecipazione di oggi – ha spiegato il sindaco Nardella – ci dice che questo metodo, ascoltare per decidere e decidere per innovare, funziona. Lo abbiamo sperimentato già per l’Oltrarno, lo sperimentiamo ora per la cultura e lo faremo nei prossimi mesi anche per l’area di San Salvi e per la caserma Lupi di Toscana, ora abbandonata ma che grazie ad un accordo con il Ministero della difesa tornerà ai fiorentini». L’obiettivo «è coinvolgere tutte le anime della cultura della città, dalle più piccole alle più grandi, per elaborare proposte e idee che poi verranno organizzate, a gennaio, in un programma di lavoro dei prossimi cinque anni». I 250 partecipanti hanno lavorato in sette tavoli diversi, su alcune linee guida. Il primo era dedicato agli ‘spazi’: spazi pubblici, privati, spazi sfitti, bandi assegnazione, concessioni pluriennali, occupazione suolo pubblico, semplificazione. Al tavolo numero 2 si è discusso di relazioni con enti internazionali, bandi europei. Fundraising, sponsor, patnership, agevolazioni fiscali per gli investitori sono stati gli argomenti affrontati al tavolo numero 3 mentre al tavolo numero 4 si è parlato di ‘Firenze e il contemporaneo’. E, ancora, i rapporti con le pubbliche amministrazioni, la valorizzazione del territorio attraverso le operazioni culturali, la semplificazione e sussidiarietà culturale sono stati al centro dei lavori del tavolo numero 5. Il tavolo 6, invece, era dedicato alla valorizzazione del patrimonio, rapporti con e tra istituzioni, politiche culturali sul territorio e il numero 7 alla mappatura delle realtà operanti sul territorio, alla valorizzazione della cultura ‘Made in Florence’ e alla formazione e didattica culturale. «Abbiamo già le linee guida del programma che presenteremo a gennaio – ha aggiunto il sindaco Nardella – scommettere sul rapporto tra pubblico e privato e su nuove norme dedicate ai privati per la defiscalizzazione degli investimenti in cultura. Lavorare sul rapporto tra formazione e produzione culturale perché è la strada più efficace per avere cittadini consapevoli e per mettere le tante università e istituzioni straniere che abbiamo in città. E, infine, fare un gioco di quadra tra tutti i soggetti interessati per individuare anche nuovi spazi dedicati alla cultura». «Il tutto – ha concluso – accompagnato da formule più semplici e dalla sburocratizzazione delle autorizzazioni anche in ambito culturale». Ogni tavolo di discussione, diviso in tre sessioni (‘criticità’, ‘proposte/strumenti’ e ‘azioni’), era composto da un referente della giunta, un tecnico del Comune, un coordinatore, alcuni esperti e i diversi protagonisti della produzione culturale fiorentina. Al termine di ogni sessione un ‘portavoce’ comunicava al sindaco Nardella e a tutti i partecipanti alla maratona i risultati del lavoro svolto. «Tra le criticità emerse – ha illustrato Nardella – l’esigenza di un maggiore coordinamento tra le varie istituzioni, tra di loro molto differenti, con la richiesta al Comune di svolgere un lavoro di regia. Si chiede anche una grande attenzione ai giovani attraverso, ad esempio, le residenze artistiche o progetti di formazione coniugati a quelli di produzione. Oppure di estendere la Firenze card per un anno intero. Al tavolo sugli spazi l’assessore all’urbanistica Elisabetta Mucci ha comunicato che per sostenere la creatività giovanile è allo studio una norma, da introdurre nel regolamento urbanistico di prossima approvazione, che contenga l ‘uso temporaneo degli immobili’. In quello del fundraising si è parlato di nuovi strumenti finanziari per sostenere e realizzare i progetti dell’amministrazione». Il sindaco Nardella ha infine annunciato che in occasione dell’Expo 2015, si punta «a portare a Firenze un milione di visitatori in più» e per questo «l’estate fiorentina sarà più lunga con iniziative che copriranno tutti i 6-7 mesi» nei quali si svolge l’appuntamento milanese. «A gennaio – ha concluso – sarà pronto il bando per gli eventi dell’estate con progetti che si dovranno collegare all’Expo».