L’ira funesta di Beppe Grillo si abbatte sui deputati Massimo Artini e Paola Pinna

L’ex comico genovese continua nella sua campagna di “epurazione” mandando sulla gogna web due parlamentari e affidando al voto online la decisione. Si sono pronunciati 27.818 iscritti certificati. I sì sono stati 19.436 pari al 69,8%, i no 8.382 pari al 30,2%. La procedura era stata avviata sul blog di Beppe Grillo. I grillini hanno votato a favore o contro l’espulsione motivata dalla “violazione del codice di comportamento sulla restituzione di parte dello stipendio”.

Una delegazione di deputati del M5S, guidata da Massimo Artini, è andata da Beppe Grillo per incontrarlo di persona e così avere “chiarimenti” sul post del blog del leader cinquestelle che ha avviato la procedura di espulsione nei confronti dello stesso Artini e della deputata Paola Pinna.

“Non è vero – si difende la Pinna – che mi son tenuta i soldi ma ho versato la parte prevista a Fondo di garanzia per le Pmi e Caritas”. Ho versato la parte” dell’indennità parlamentare “prevista dal codice di comportamento al Fondo di garanzia per le Pmi e i risparmi sui rimborsi forfettari di soggiorno a Roma alla Caritas. Perché c’è chi sta molto peggio di chi ancora può chiedere un prestito seppur assistito da garanzia dello Stato: c’è anche chi ha chiuso l’attività e chi ha perso il lavoro o non l’ha mai avuto”, spiega Paola Pinna.

“Le dichiarazioni sulla mia rendicontazione sono false e del tutto tendenziose” scrive il deputato M5S Massimo Artini su facebook per replicare al “post pubblicato sul blog gestito dalla Casaleggio Associati” che definisce “fornitore di servizi informatici che oggi si diletta a pronunciare editti privi di ogni fondamento”.