Via a borse studio Sangalli per scienze umane. Nuova istituzione nasce a Firenze

«L’Italia è afflitta da una paradosso: forma giovani capaci di inserirsi senza difficoltà nelle istituzioni più prestigiose del mondo, ma molto spesso non è né in grado di offrire loro condizioni di lavoro equivalenti, né di attirare giovani formati altrove. Fa quindi piacere per arginare un flusso quasi sempre soltanto in uscita, che non è né giusto né buono per il nostro Paese, si possa trovare un piccolo ma significativo aiuto grazie alla nascita dell’Istituto Sangalli». Lo ha detto la vicesindaca e assessora all’università e alla ricerca Cristina Giachi inaugurando, questo pomeriggio in piazza San Firenze, l’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose, un’istituzione laica e non confessionale, indirizzata alla conoscenza e allo studio della storia e delle culture religiose, senza alcuna distinzione tra le varie confessioni. «L’obiettivo – ha aggiunto la vicesindaca Giachi – non può essere erigere muri tra Italia e estero, o di immaginare forme di autarchia culturale. Se i nostri studiosi sono capaci di inserirsi nelle migliori équipe del mondo, cerchiamo piuttosto di fare in modo che la loro esperienza sia utile anche alla ricerca e agli studenti italiani. Questo è uno degli obiettivi dell’Istituto Sangalli e siamo sicuri che questa scelta avrà effetti positivi sulla ricerca e sull’insegnamento in città e altrove». Fondatore e presidente dell’Istituto è Maurizio Sangalli, docente di storia medievale e moderna all’università per stranieri di Siena. Al taglio del nastro di questo pomeriggio anche alcuni giovani ricercatori lavorano all’estero: Angela Bellone, Lucio Biasori, Andrea Felici, Laura Fenelli e Bruno Pomara Saverino. «Questi cinque giovani studiosi – ha spiegato Maurizio Sangalli – rappresentano al meglio un ‘campione’ di quanto il sistema di istruzione superiore in Italia ha saputo produrre e di quanto sta perdendo, a meno che non solo le istituzioni pubbliche, ma soprattutto l’iniziativa privata, non comincino a sostenerli concretamente». All’Istituto Sangalli è arrivato anche un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in cui si sottolinea l’«esempio virtuoso di intelligente destinazione di risorse private per sostenere le capacità e le competenze dei giovani, auspicabilmente foriero di fruttuose sinergie con altri enti e istituzioni di ricerca». L’attività dell’Istituto Sangalli ha assegnato già una borsa di studio a Laura Fenelli, che si sta occupando del culto per un’icona miracolosa, quella di San Domenico di Soriano, tra Italia, Spagna e Nuovo Mondo in età moderna. Nel mese di dicembre sarà inoltre pubblicato un bando per una borsa di studio annuale specificamente indirizzata a giovani studiosi di temi socio-religiosi. Presenti all’inaugurazione infatti c’erano anche i rappresentati delle cinque comunità religiose presenti a Firenze.