Catania Trapani, tutto pronto per un derby inusuale

CATANIA2Catania Varese, 3 a 1. Non era facile riuscire a sbloccare il risultato, viste le condizioni del campo. Ora, il Catania deve trasmettere anche fuori il carattere che ha dimostrato al Massimino, deve essere una squadra operaia e riuscire ad imporre il suo gioco anche in trasferta, dove si manca un po’ di personalità

Emanuele Calaiò non ha potuto gioire pienamente per la stupenda rete dell’1-0 e per il prezioso successo sul Varese, ma il suo gesto istintivo gli è costato l’ammonizione e quindi il cartellino giallo lo costringerà a saltare il derby con il Trapani

Il gol merita la testimonianza autentica della geniale intuizione…

“Un colpo che provo spesso – afferma Calaiò – alcune volte mi va male, altre bene. In carriera avevo già segnato così ma questo è il gol più bello perché la palla era molto alta e sono riuscito a coordinarmi bene…L’assist a Rosina? So già dov’è Alessandro, anche quando non lo vedo.

Sul fronte tifosi, possiamo dire, pace fatta con le curve. Leto che ha fatto una buona partita è andato vicino al gol, però è stato ancora contestato dal pubblico. Infatti Leto è uscito dal rettangolo di gioco per una sostituzione, con molti fischi ma anche con applausi. Dobbiamo notare però che Leto ha avuto una stizza, battendo le mani in senso ironico in direzione della curva nord, che si subito scatenata contro. Accettabile la prestazione di Spolli che ha giocato stringendo i denti. Intanto siamo in attesa dei rientri di Castro e Rolin, giocatori importanti. Alberto Frison, invece, ancora molte incertezze, anche se ha fatto un miracolo. La parata su Miracoli è stata decisiva.

Mister Sannino aveva chiesto ai suoi capacità di soffrire ed un sorriso alla fine del match: accontentato. “Partita dai due volti – afferma il Mister – il primo tempo decisamente ottimo si potevano chiudere i giochi già nella prima frazione, ma complimenti al Varese.

Un secondo tempo assolutamente non brillante. A dieci minuti dalla fine la macchina del Catania decisamente inceppata, anche se il campo era micidiale.

Sannino fa i complimenti a Spolli, in campo nonostante il problema a un dito; a Leto perché ha dimostrato di poter dare una mano e poi ha ringraziato il pubblico, straordinario, che ha sostenuto per far finire questa partita interminabile.

“Il gol di Calaiò? – continua Sannino – resterà negli annali della storia del Catania, sono contento perché è un ragazzo che gioca per la squadra e perché lo meritava”.  

4-4-2? Sono solo numeri”. Il pensiero sanniniano prevede che conti soprattutto l’atteggiamento della squadra, il modo di stare in campo. In realtà c’è una preferenza di modulo nella testa di Giuseppe Sannino, che ha sempre avuto un debole per il 4-4-2. Da qualche tempo lo adotta sia in allenamento che in partite ufficiali, in un contesto di squadra che per lunghi anni ha avuto nel 4-3-3 il proprio marchio di fabbrica. Adesso sembra che si stia aprendo un nuovo ciclo puntando sul 4-4-2.

Si è aperta la settimana del derby. Domenica prossima è di scena allo stadio Provinciale Trapani-Catania, match tra due squadre che rappresentano la Sicilia calcistica nel campionato professionistico di Serie B. La capacità di sfruttare i punti deboli dell’avversario è sempre un requisito fondamentale. Fermo restando che il Catania dovrà principalmente concentrarsi su se stesso, domenica a Trapani affronterà un avversario forte, che occupa non per caso la zona playoff ed esprime un bel calcio. Frequentemente, però, dall’inizio del campionato ad oggi la compagine granata ha palesato limiti piuttosto evidenti in fase difensiva. Un aspetto che mister Boscaglia vuole curare affinchè la sua squadra faccia l’atteso salto di qualità. Finora, infatti, sono ben 27 le reti subite dal Trapani dopo 13 giornate di campionato. Soltanto in due circostanze la difesa trapanese non ha preso gol: all’esordio esterno contro il Pescara e tra le mura amiche al cospetto del Latina. Per il resto il Trapani ha sempre subito reti, perdendo addirittura con anche con sei gol di scarto, il 12 ottobre, sul campo del Livorno. Un questione di equilibri non sempre perfetti sul rettangolo di gioco. Il Catania può sfruttare questa debolezza.

C’è attesa in entrambe le città per una sfida dal sapore particolare, anche se, soprattutto a Catania, non viene visto come il derby “per eccellenza”.

Nello specifico come sarà questa partita un po’ inusuale per i tifosi dell’Elefante, abituati a vivere da anni la magia dei derby con il Palermo, squadra acerrima rivale in senso autenticamente sportivo. Quella trapanese è tifoseria gemellata con il Catania. La “simpatia” è nata intorno al 1994, poi è mutata in amicizia fino a diventare vero e proprio gemellaggio, ufficialmente instaurato con gli “Irriducibili Curva Sud Catania”, successivamente esteso a tutta la tifoseria rossazzurra e granata. Un gemellaggio che si fonda su un’amicizia vera e spontanea, oltre che sulla comune accesa rivalità con il Palermo.

Particolarmente significativa la data del 18 aprile 1999, quando le squadre di Catania e Trapani tornarono ad affrontarsi al “Provinciale”: strette di mano, giri di campo con bandieroni, stendardi e sciarpe suggellarono il legame. Sarà, quindi, una sorta di “derby dell’amicizia”, ma soltanto sugli spalti. In campo, infatti, Catania e Trapani non saranno affatto amiche. La formazione allenata da Giuseppe Sannino è a caccia di punti fondamentali per avvicinarsi in classifica proprio ai trapanesi; viceversa i ragazzi guidati da Roberto Boscaglia vogliono subito archiviare la pesante quanto ingenerosa sconfitta maturata a Frosinone. Le emozioni non mancheranno, i protagonisti sul rettangolo di gioco non lesineranno sforzi e sugli spalti lo spettacolo è assicurato.