Rete Ippovie del Mediterraneo siglato protocollo

Promuovere il territorio attraverso l’organizzazione di escursioni a cavallo: con questo intento è stato siglato a Verona, lo scorso otto novembre, nel corso della 116ma edizione della “Fiera Cavalli”, il protocollo d’intenti che ha sancito la nascita della “Rete delle Ippovie del Mediterraneo”. Lo rende noto l’ufficio stampa dell’evento. Il progetto, che riunisce ippoturismi e strutture ricettive di Italia, Grecia, Marocco e Spagna, nasce dall’idea dell’associazione lucana “Equiturismo Italia”, presieduta da Salvatore Summa, e dal “Consorzio turistico del Levante”, rappresentato da Giovanni Samela. “L’equiturismo o turismo equestre è una pratica sempre più diffusa per la scoperta e la visita di luoghi poco conosciuti e scarsamente frequentati dai grandi flussi turistici- spiegano gli ideatori del progetto.” L’ippovia- continua la nota – è un itinerario percorribile a cavallo normalmente attrezzato per dare la possibilità di intraprendere un viaggio a tappe, da compiersi anche in diversi giorni, contando sull’ospitalità di strutture idonee per le soste o di agriturismi. Le ippovie, quasi mai asfaltate, attraversano luoghi naturali come parchi, riserve, boschi, superano colline e valli, costeggiano laghi e fiumi. Non sempre gli itinerari sono segnalati, tuttavia la moderna cartografia e le attrezzature Gps a disposizione di chiunque ed in dotazione su qualsiasi smartphone in commercio, aiutano, anche nelle zone più impervie, chiunque voglia avventurarsi per strade e sentieri poco battuti. “Con Ippovie Mediterranee si intende offrire ai nostri ospiti cavalieri la possibilità di visitare durante tutto l’anno luoghi affascinanti e ricchi di storia, arte, natura. L’origine del progetto è da ricercarsi nella opportunità di rilanciare un prodotto turistico sportivo. Le aree mediterranee d’Europa e del Nord Africa, e la stessa nostra Basilicata, – concludono i promotori dell’iniziativa- sono ricche di territori adatti ad essere percorsi a cavallo”.