Parma, il compleanno dell’Emporio

Presente anche una delegazione del Comune di Livorno per conoscere l’esperienza parmigiana. L’Emporio Parma festeggia il suo quarto compleanno e lo fa – per fortuna e purtroppo – in ottima salute. Scriviamo “per fortuna” perché il fatto che esista è un tassello fondamentale nel sistema del welfare di Parma. Ma scriviamo anche “purtroppo” per la semplice ragione che tanto Emporio significa anche tanta povertà e tanti cittadini in stato di bisogno.

Nello strano fantastico supermercato di via Traversante Paradigna la spesa non si fa con il bancomat, ma con la scheda a punti. E i clienti certo non mancano.

“Siamo nati nel 2010 con la crisi – ha affermato il presidente Roberto Berselli – e siamo ancora qui, più attivi che mai, a rispondere ai tanti bisogni che non solo non calano, ma sembrano crescere esponenzialmente”

I numeri snocciolati da Berselli la dicono lunga sulla situazione di Parma: nel 2010 si servivano all’Emporio 300 famiglie, oggi sono 890 (per fornire generi alimentari a 3.230 persone), e si sta volando verso le mille tessere attive con l’immancabile lista di attesa; in 4 anni sono state esaudite 2.500 richieste di aiuto con un beneficio per 10.000 persone, appartenenti a 79 diverse etnie; un beneficiario su quattro è italiano; oltre il 60% è seguito dai servizi sociali e l’ISEE medio è ben sotto la soglia di povertà: 2.100 euro annui.

Nel 2013 l’Emporio ha distribuito beni per un valore stimato in 1.300.000 euro, solo in piccola parte acquistati, il resto frutto di donazioni di aziende non solo locali.

La struttura vive grazie ad una presenza forte di 35 volontari che non solo gestiscono il supermercato, ma seguono e aiutano anche le famiglie con diversi servizi collaterali, preziosi per aiutarle ad uscire da situazioni difficili, e soprattutto grazie alle generose donazioni di privati e associazioni e al contributo determinante di Fondazione Cariparma, main sponsor dell’Emporio, rappresentata alla cerimonia dalpresidente Paolo Andrei.

“Per noi ogni euro ne vale 10 – ha affermato Maurizio De Vitis, che cura i rapporti con le aziende – perché grazie alle donazioni riusciamo a moltiplicare ciò che acquistiamo, e soprattutto non si spreca nulla, non si distribuiscono prodotti scaduti e ogni spesa è assolutamente tracciabile: chi ci regala qualcosa sa dove finiscono i suoi prodotti”.

Sul preziosissimo contributo dell’Emporio alla rete del welfare di Parma ha insistito l’assessore Laura Rossi: “L’Emporio – ha detto – è un pezzo fondamentale della rete dei servizi. Il Comune spende quest’anno 2.700.000 euro in contributi per le famiglie bisognose, e proprio grazie alla presenza dell’Emporio può concentrare la sua azione su casa, bollette e altre emergenze senza doversi preoccupare di assicurare il pasto a casa a chi si trova in difficoltà. Come Comune siamo orgogliosi che la città abbia uno strumento come questo, che fa parte di una rete sempre meglio strutturata e produce risultati ben misurabili”

Alla festa di compleanno è intervenuta anche una delegazione di amministratori del Comune di Livorno, interessati a conoscere, e probabilmente a copiare, il modello Parma di questa dignitosa e preziosa forma di solidarietà.