Milano, Galleria Vittorio Emanuele II il Consiglio di Stato dà ragione al Comune sui subentri

Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Milano sulla Galleria Vittorio Emanuele, confermando pienamente la legittimità della delibera sui subentri del 2012 e, dunque, il buon operato della Giunta di Palazzo Marino. In particolare, la sentenza della quinta sezione del giudice d’appello riconosce che è “regola di buona amministrazione la valorizzazione dei beni pubblici”.

galleria vittorio emanuele II

Il Consiglio di Stato ha infatti sottolineato la bontà del provvedimento di Giunta del 2012 rispetto alle due precedenti delibere del 2007, in quanto ha previsto “un meccanismo che ha tenuto conto non solo delle realtà del mercato e delle esigenze delle imprese, ma anche degli interessi pubblici”.

Al Comune è stato riconosciuto che “contrariamente a quanto ritenuto dal TAR, nessun eccesso di potere può essere riscontrato”, anche perché “non è stato né soppresso, né limitato, né differito l’obbligo di indire periodicamente la gara per la scelta del concessionario”.

Oltre ad accogliere il ricorso del Comune, il Consiglio di Stato ha condannato la società ricorrente Srl Viganò Alta Moda al pagamento di 15 mila euro al Comune.

“La sentenza del Consiglio di Stato ha ritenuto non solo pienamente legittima e giuridicamente corretta la delibera della Giunta, ma ha anche ha evidenziato la trasparenza e la tutela dell’interesse pubblico dell’operato dell’Amministrazione che ha reso possibile la valorizzazione di un bene dell’intera città e ha conseguito maggiori introiti, tutelando al meglio l’interesse pubblico e rispettando tutte le regole”.

Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia commentando la decisione del Consiglio di Stato che ha dato piena ragione ai motivi di merito dell’impugnazione da parte del Comune della sentenza del T.A.R.

“La delibera approvata dalla Giunta ha permesso in questi anni di raddoppiare gli introiti per il Comune stabilendo anche delle regole che hanno consentito, in collaborazione con i privati, di effettuare senza costi per l’Amministrazione un importante restauro che ha fatto tornare la Galleria agli splendori del passato”, conclude Pisapia.

“Questa vittoria è di Milano. Un riconoscimento alla buona amministrazione e a questa Giunta che per 3 anni ha lavorato per migliorare la città. Siamo sempre stati convinti di aver agito, non solo nel rispetto delle regole, ma anche e soprattutto nell’interesse di Milano. E abbiamo continuato a difendere le nostre ragioni contro chi, per mesi, ha sostenuto che l’Amministrazione comunale non avesse agito con giustizia e trasparenza, senza rendersi conto che tutti, dai negozianti che ci hanno appoggiato al Consiglio di Stato, ai cittadini che ogni giorno ammirano lo splendore del restauro della Galleria, sostenevano le nostre scelte. Il Consiglio di Stato ha pienamente compreso e condiviso lo spirito del nostro provvedimento, con motivazioni che non lasciano più alcun dubbio sulla sua legittimità e ragionevolezza. Qualcuno forse dovrebbe chiedere scusa”.

Così l’assessore al Demanio Daniela Benelli a commento della sentenza del Consiglio di Stato che oggi ha accolto il ricorso del Comune di Milano e rigettato il provvedimento del Tar che bocciava la delibera del 2012 sui subentri nella Galleria Vittorio Emanuele.