Corpo Forestale dello Stato su pratica dell’uccellagione

Il comando provinciale del Corpo forestale di Potenza spiega in una nota che allertati da una chiamata alla locale Centrale Operativa, gli agenti forestali hanno colto in flagranza di reato due persone, provenienti dalla provincia di Napoli, sorpresi a praticare l’uccellagione in località Fossati di Savoia di Lucania.

“I due, denunciati all’autorità giudiziaria, avevano steso una rete sul terreno al fine di intrappolare i cardellini attratti sul posto da tre richiami vivi in gabbie. Dall’interno di un gabbiotto, fatto di rami e foglie, aspettavano I cardellini e li intrappolavano nella rete. All’arrivo del personale forestale, avevano già catturato trentaquattro cardellini, di cui uno ferito, e riposti nelle gabbie al seguito. Gli uccellini, se messi sul mercato, avrebbero fruttato circa mille euro. Il personale forestale, dopo aver inseguito i responsabili che hanno tentato la fuga, ha provveduto a sequestrare tutta l’attrezzatura utilizzata per l’attività illecita, dalla rete ai laccetti, ed alla immediata liberazione degli uccellini, reintroducendoli nel loro habitat naturale. Il cardellino ferito insieme ai tre richiami vivi, tra l’altro non anellati e, quindi, non autorizzati, sono stati consegnati al Centro recupero animali selvatici di Pignola. La pratica dell’uccellagione ed ogni forma di cattura di uccelli e mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati, è punita dalla legge sulla caccia con l’aggravante che i cardellini (Carduelis carduelis) sono inclusi tra le specie protette dalla Convenzione di Berna ratificata in Italia nel 1981.L’attività del Corpo Forestale dello Stato in difesa della flora e della fauna selvatica si pone come obiettivo la tutela delle specie in via di estinzione attenzionate anche da convenzione internazionali”.