Petizione del Comitato fusione comuni di Policoro e Scanzano

Il 24 e 25 ottobre scorso rispettivamente a Policoro e a Scanzano, il Comitato per la fusione dei Comuni ha incontrato i cittadini per la firma della petizione popolare e nello stesso tempo per illustrare i benefici dell’operazione di fusione che potrebbe portare alla nascita di un unico Municipio nella fascia jonica. Il Comitato, presieduto da cittadini ed amministratori dei due enti Locali tra cui: Antonio Di Sanza, Mario Altieri, Nicola Lopatriello, Antonio Gallitelli e il tecnico Felice Latronico, hanno spiegato che la Pubblica amministrazione sta subendo una riforma generale che in poco tempo porterà sempre meno soldi ai Comuni sottoforma di trasferimenti e alla rivisitazione, dopo l’abolizione delle Province, anche delle stesse Regioni. “Pertanto – sottolinea in una nota il Comitato – c’è la necessità di creare città metropolitane che siano autonome nel trovare le risorse per garantire i servizi essenziali ed evitare così il defaul. E la proposta di fondere i due Comuni, partita a fine luglio da Policoro, contiene in sé delle premialità esplicitate durante i due incontri: meno 300 mila euro annui di costi della politica nell’immediato con un unico sindaco, Giunta e Consiglio e lo stesso dicasi per i dirigenti; contributi regionali che per analogia con altri esperimenti di fusioni tra Comuni avvenuti in Toscana, Emilia Romagna ammonterebbero a circa 200 mila euro l’anno per dieci anni dopo la fusione; maggiori trasferimenti nazionali, anche qui previsti dalla legge, di 1 milione di euro l’anno per i dieci anni post fusione; allentamento del Patto di stabilità che significherebbe per i tre anni successivi avere in cassa 900 mila euro in più”.