Domenica a Castellaneta Santa Messa per la pace in Terra Santa con il vescovo Claudio Maniago

Domenica 26 ottobre 2014, alle ore 18,00 nella chiesa Cattedrale di Castellaneta, sarà celebrata la Santa Messa in onore della Beata Vergine Maria Regina della Palestina presieduta da Sua Eccellenza mons. Claudio Maniago, vescovo della diocesi, alla presenza dei cavalieri e delle dame della delegazione di Castellaneta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

L’Ordine del Santo Sepolcro è l’unico ordine pontificio di antica istituzione a cui i Sommi Pontefici hanno affidato il compito di tutelare i luoghi santi e di sostenere le opere assistenziali del Patriarcato dei Latini di Gerusalemme.

Cosa possiamo fare noi cristiani d’Occidente per quella terra afflitta da continue tragedie di cui l’ultima in ordine di tempo ha visto morire nella Striscia di Gaza oltre 2000 palestinesi e ha visto piangere tanti bambini innocenti, traumatizzati forse per sempre dalla violenza degli adulti e dalla morte dei loro familiari ? Quei bambini un domani avranno un’arma fra le mani.

Ecco l’importanza della preghiera che è l’unica arma per l’ultima speranza di pace.

La delegazione di Castellaneta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è vicina a quel popolo non solo con la preghiera, ma anche con il sostegno concreto attraverso le oblazioni personali e le iniziative benefiche pro Terra Santa, e ancor di più è vicina ai fratelli cristiani portando loro quel calore umano di cui hanno tanto bisogno per non sentirsi soli. All’inizio del nuovo anno sociale alcuni volontari della delegazione, guidati da S.E. il vescovo mons. Claudio Maniago, si recheranno, pellegrini di pace, in visita alle comunità parrocchiali di Betlemme, di Beit Jala dove incontreranno anche i seminaristi, e alla parrocchia di Gaza, per consegnare personalmente un aiuto concreto al parroco padre George, e infine a Gerusalemme per pregare sul Sepolcro vuoto di Cristo e per incontrare il Patriarca, Sua Beatitudine mons. Fouad Twal.

Noi cristiani più fortunati non possiamo rimanere indifferenti dinanzi alla recente storia piena di fatti di sofferenza, di discriminazione, di apartheid, di violenza, in cui la speranza si sta spegnendo giorno dopo giorno, logorata dalla disperazione di una vita senza dignità, senza orizzonti di pace, nella totale assenza di volontà positive dei governanti.

Sono passati 66 anni dalla costituzione dello stato di Israele. Sono passati 50 anni dalla costituzione dell’OLP (l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina). Sono passati 47 anni dalla occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Sono passati 41 anni dalla guerra del Kippur. Sono passati 32 anni dal massacro di Sabra e Chatila. Sono passati 12 anni dall’inizio della costruzione del Muro. Sono passati 27 anni dall’inizio della prima Intifada. Sono passati 14 anni dall’inizio della seconda Intifada.

Sono dati storici, che fanno riflettere e che denunciano tutta la drammaticità che vive quell’angolo di terra dove la pazzia uccide la ragione.