Bolzano, aiuti agli agricoltori danneggiati dalla pioggia

Una delle estati più piovose degli ultimi decenni ha provocato seri danni al settore agicolo. “Le precipitazioni – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – hanno reso impossibile, soprattutto nei prati in alta quota, le operazioni di sfalcio e di essiccamento del fieno. Per questo motivo sono stati previsti dei risarcimenti pari a 150 euro per ogni ettaro”.

I meteorologi l’hanno descritta come una delle estati peggiori degli ultimi decenni per quanto riguarda non solo le temperature, ma anche le precipitazioni. Gli effetti sull’agricoltura, ovviamente, non si sono fatti attendere, e non riguardano solamente la raccolta di frutta e la vendemmia. I prati, infatti, sono risultati troppo umidi per poter essere sfalciati e poter così garantire la produzione di fieno, e oggi la Giunta provinciale ha deciso di venire in soccorso degli agricoltori danneggiati.

“Abbiamo previsto dei risarcimenti per tutti i prati situati ad un’altitudine superiore ai 1.500 metri di quota – ha annunciato il presidente Kompatscher – che riguarderanno anche quelli situati tra quota 1.000 e quota 1.500 metri, ma a patto che la pendenza sia superiore al 40%”. Dato che il contributo provinciale vuole sostenere gli agricoltori che, a causa della mancanza di fieno, sono dovuti ricorrere all’acquisto di altri mangimi, è prevista un’altra condizione per accedere al sistema.

“Riceveranno i contributi solo coloro che allevano bestiame nel proprio maso – ha aggiunto Arno Kompatscher – e il risarcimento sarà nell’ordine dei 150 euro per ettaro, con un contributo minimo di 300 e un tetto massimo di 1.500 euro. In totale stimiamo che i contributi si attesteranno attorno ai 3 milioni”. Gli aiuti verranno finanziati da un trasferimento di fondi all’interno del settore agricolo, in maniera particolare con il blocco sino alla fine del 2017 dei contributi ai consorzi di bonifica e miglioramento fondiario per la realizzazione di impianti di irrigazione per frutteti. “Saranno naturalmente portate a termine – ha concluso Kompatscher – le pratiche già avviate presso gli uffici provinciali”.