Museo di Roma in Trastevere, due mostre fotografiche fino all’11 gennaio

Dal 10 ottobre, e fino all’11 gennaio, la mostra “TREVI. Una capitale allo specchio” propone un’analisi delle trasformazioni di Roma Capitale e del processo di modernizzazione della città attraverso l’analisi di un significativo rione cittadino e una particolare attenzione al periodo tra il 1870 e gli anni Trenta del Novecento, durante il quale ebbe origine la costruzione dell’identità della nuova capitale dell’Italia unificata.

Il riferimento territoriale è quindi il rione Trevi nella sua configurazione originaria, comprendente gli attuali rioni Trevi e Sallustiano, con un’attenzione anche ad alcune aree adiacenti, in particolare quelle della stazione Termini, di via Nazionale e di via XX Settembre, che divenne sede di fondamentali organi ed apparati dello Stato.

La mostra, a cura di Giuseppe Stemperini e Carlo M. Travaglini, è articolata in tre parti.

La prima, di taglio cronologico, è dedicata alla rappresentazione delle modificazioni del tessuto urbano dal periodo pontificio al secondo dopoguerra. La seconda è focalizzata su alcuni assi direzionali e luoghi centrali dell’area oggetto di studio: Dalla stazione Termini a piazza Venezia, Via del Corso e piazza Colonna, Porta Pia e via XX Settembre, Piazza Barberini, Via del Tritone e il traforo Umberto I. La terza parte propone le seguenti letture tematiche: I luoghi del potere, La simbologia degli spazi, Informazione e cultura, Turismo e commercio, I giardini storici, Fontane e acque.

Circa 200 sono gli oggetti esposti: nella maggior parte si tratta di riproduzioni fotografiche in grande formato integrate da piante della città, nonché da scatti realizzati per documentare gli aspetti attuali del rione. Il percorso è integrato dalla proiezione di filmati d’epoca.

“Scatti di Memoria. Rwanda 1994 – 2014”, è invece il titolo dell’altra mostra, di tutt’altra tematica, che si svolge in contemporanea al Museo, anch’essa fino all’11 gennaio. Si tratta di un emozionante percorso fotografico, frutto della collaborazione tra l’associazione Umubyeyi Mwiza Onlus Ngo e l’artista romano Angelo Savarese, a venti anni dal genocidio che ha sconvolto la storia del Rwanda.