Lamezia Terme, traffico internazionale di stupefacenti 15 in manette

Nell’operazione sono rimasti coinvolti: Antonio Salatino; il figlio Pasquale Salatino; Aurelio Scalise; Francesco Genchi; Pasquale Gullo; Cosimo Genchi; Antonio De Fazio; Eljon Hoxhaj; Carmela Proseta; Pasquale Tedesco; Maurizio De Fazio; Giovanni Puija; Vincenzo Ammendola; Lorenzo Cosentino; Angela Patruno.

La Polizia ha eseguito 15 provvedimenti cautelari in carcere emessi dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme nei confronti di pregiudicati lametini, albanesi e baresi ritenuti responsabili, a vario titolo di detenzione, vendita e trasporto di ingente quantitativo di marijuana. Ad avvalorare l’inchiesta, denominata “Tenaglia”, c’è stato, il 29 maggio scorso, anche un sostanzioso sequestro di droga pari a 32,5 kg nascosti in un furgone.

Il ruolo di intermediari tra i trafficanti albanesi e gli spacciatori calabresi, ha scoperto la Polizia di Lamezia Terme, era svolto da alcuni pregiudicati residenti nella provincia barese. Durante le perquisizioni sono state sequestrate munizioni e sostanze stupefacenti. Nel corso dell’inchiesta è emerso che alcuni degli indagati avevano allestito, a Lamezia Terme, due ampie piantagioni di canapa indiana. Con i sequestri furono arrestate cinque persone oggi raggiunte da un’ordinanza di custodia ed estirpate oltre 300 piante di canapa indiana, rinvenuti 7 kg di droga già essiccata utile per lo smercio.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di appurare che Antonio e Pasquale Salatino, oltre a curare la coltivazione di grandi piantagioni, si approviggionavano di ingenti quantitativi di droga da personaggi della criminalità organizzata pugliese ed albanese destinata all’hinterland di Lamezia Terme.