Museo della Shoah, entro il 2015 prima pietra a Villa Torlonia. Subito sede alla Casina dei Vallati

VallatiIl sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha proposto ai soci fondatori e al Cda della Fondazione Museo della Shoah che entro il 2015 venga posta la prima pietra del museo della Shoah a Villa Torlonia, in corrispondenza del 70° anniversario della Liberazione degli ebrei dai campi di sterminio, e che da subito venga concessa la disponibilità della Casina dei Vallati, in piazza 16 ottobre 1943, luogo della memoria fortemente evocativo, perché qui furono raccolti gli ebrei per la deportazione.

“Abbiamo di fronte una decisione che ha una profonda valenza etica nei confronti degli ultimi sopravvissuti ai campi di sterminio – ha detto il Sindaco – e la dobbiamo prendere anche con l’emozione della scomparsa di Mario Limentani, delle lacrime odierne di Sami Modiano, e delle parole toccanti di Pietro Terracina. Ma come Amministrazione abbiamo il dovere di decidere tenendo conto anche dei vincoli giuridici e quindi di rispettare la procedura avviata e aprire le buste del bando di gara europeo per la realizzazione del museo, come sottolineato anche dal presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick. Tuttavia, come sindaco della città – prosegue Marino – e quindi anche della comunità romana, sento il dovere morale di realizzare il Museo della Shoah nella Capitale”.

Vista comunque una diversità di opinioni tra i rappresentanti della comunità ebraica, il sindaco Ignazio Marino ha così concluso: “Pur confermando la mia ferma volontà a realizzare il museo di Villa Torlonia, ho deciso di accogliere la richiesta di un’ultima pausa di riflessione di alcuni giorni”.