Vicenza, lavori stradali pronto il nuovo disciplinare scavi per i ripristini a carico delle ditte

Pronto il nuovo disciplinare scavi del Comune di Vicenza riguardante i lavori che vengono fatti nelle strade. Dopo l’introduzione nel 2000 e l’ultima revisione del 2012, la giunta ha licenziato infatti questa mattina la nuova versione del documento che ha recepito, in particolare, il decreto emanato nel 2013 dal Ministero dello sviluppo economico recante “Specifiche tecniche di scavo e ripristino per la posa di infrastrutture digitali nelle infrastrutture stradali” valide per tutto il territorio nazionale.

“Non è solo una questione tecnica – precisa l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi -, ma è anzi un tema molto caro ai cittadini che giustamente non capiscono come mai si scavi su strade appena riqualificate: capita a volte per delle urgenze improvvise, altre volte per scavi necessari all’estensione delle reti, cui il Comune non può però dire di no, senza contare che le reti delle telecomunicazioni godono di una corsia privilegiata, tutelata dallo Stato. Ciò che possiamo fare, invece, è cercare di mantenere un dialogo costante, concordare le modalità di intervento e assicurarci che il ripristino venga fatto a regola d’arte per garantire ai cittadini strade in buone condizioni e soprattutto sicurezza. Un recente incontro con Telecom, ad esempio, cui ha partecipato anche il sindaco Variati, ha permesso di fare il punto su tutti i ripristini che Telecom è tenuta a fare a seguito di lavori già eseguiti, ma non ancora portati a termine. Ebbene, su 240, quest’estate almeno 50-60 sono stati eseguiti e altri sono in corso”.

“Il nuovo disciplinare comunale – aggiunge Balbi – fa anche tesoro dell’esperienza maturata in questi anni di applicazione e delle questioni sollevate da enti gestori di servizi a rete nazionali, come la stessa Telecom, che avevano operato sul suolo comunale, ma con i quali si sono poi verificate difficoltà nell’applicazione del disciplinare. Ora il documento è invece condiviso anche con loro, oltre che con le nostre aziende”.

Nel dettaglio, il nuovo documento ha innanzitutto ribadito l’ampiezza dei ripristini, definito meglio i materiali e le modalità di posa, e recepito, appunto, l’ultima normativa in tema di scavi per telecomunicazioni, che lascia comunque all’ente locale la definizione delle finiture e delle modalità con cui vanno fatte.

“A parte gli enti o le società che gestiscono le telecomunicazioni – precisa Balbi -, per le quali non è prevista, tutti gli altri soggetti che intervengono sul suolo pubblico o nel sottosuolo devono versare una cauzione, cui il Comune potrà ricorrere per ripristinare la sede stradale quando l’impresa che ha eseguito gli scavi non provvede entro i termini stabiliti, in modo tale da non dover attingere dalle casse comunali, già in sofferenza”.