Messina, incendiata l’auto di Grazia Patanè preside dell’istituto Albino Luciani

La vicenda dell’auto incendiata ad una professoressa dell’istituto comprensivo Albino Luciani sembra conclusa con l’individuazione del responsabile e la sua confessione, uno studente di 13 anni della scuola che si era voluto vendicare per alcuni screzi con la docente risalente allo scorso anno.

Un nuovo episodio interessa l’istituto. Incendiata l’auto della dirigente scolastica, la professoressa Grazia Patanè. La macchina era parcheggiata all’esterno della scuola proprio come la Mercedes cabrio della professoressa Argentina Sangiovanni alla quale però era stata incendiata per sbaglio. In pieno giorno una persona ha raggiunto l’autovettura, l’ha cosparsa di benzina ha appiccato il fuoco ed è fuggito. Quando le fiamme hanno iniziato a sprigionarsi dalla stessa scuola  sono stati avvertiti i Vigili del Fuoco che sono intervenuti ed hanno domato l’incendio. Le fiamme hanno solo danneggiato l’auto della preside.

Da accertare se l’episodio di oggi sia collegato a quello della settimana scorsa quando fu appiccato il fuoco all’auto della maestra elementare Sangiovanni e ad una Bmw 320 parcheggiata in zona. Fu la stessa maestra a raccontare agli investigatori che il gesto sarebbe stato da mettere in relazione con la bocciatura di una alunna. Provvedimento che avrebbe scatenato la reazione dei genitori. In realtà si è poi scoperto che obiettivo del tredicenne, non imputabile e dunque tornato subito a casa, era un’altra professoressa. In quell’occasione la preside bollò il gesto come un atto vandalico, uno dei tanti che accadono in città e che niente aveva a che vedere con l’istituto. Ora però la storia si è ripetuta.