Roma, Nicholas Green inaugurata una targa in ricordo nel XIII Municipio

N.GreenIl sindaco Ignazio Marino e il presidente del XIII Municipio, Valerio Mancinelli, hanno inaugurato al Parco di Via Odoardo Giove, all’altezza di Largo Luciano Tavazza, la targa toponomastica dedicata a Nicholas Green. La targa recita: “Parco Nicholas Green. Vittima di violenza e donatore di vita (1987-1994)”.

Nicholas Green, statunitense, perse la vita a sette anni per un proiettile esploso durante una rapina, mentre era in auto con i genitori sulla Salerno-Reggio Calabria. La donazione dei suoi organi, decisa dal papà Reginald e dalla mamma Marghert, salvò altre sette vite.

Reginald Green, presente alla cerimonia ha dichiarato: “Ringrazio il sindaco Marino per la scelta di onorare un piccolo bambino, un bimbo che amava la storia di questa città e sarebbe stato orgoglioso di avere un posto qui. Tornare a Roma fa rivivere i ricordi del momento in cui fu colpito e la scioccante vista di Nicholas sul sedile posteriore, ma neanche per un momento pensammo che l’Italia avesse premuto il grilletto. Dubito che qualsiasi altra nazione al mondo avrebbe fatto così tanto per confortarci. Prima che Nicholas venisse ucciso i tassi di donazione in Italia erano tra i più bassi, dieci anni dopo sono triplicati. Una crescita che ovviamente ha molte cause, ma la storia di un bambino ha cambiato il modo di pensare di milioni di persone. La morte cerebrale è di solito improvvisa, non si è preparati, molti di loro sono giovani eppure viene richiesta una decisione irrevocabile che è troppo per molte persone, così alcuni dicono no. Per questo è fondamentale pensare a questa cosa prima, quando la morte è lontana. Nicholas ha conquistato con la forza dell’amore il cuore di tutti”.

“Ho passato trent’anni della mia vita – ha detto il sindaco Marino – a operare nel settore dei trapianti. Nel nostro Paese vent’anni fa la cultura della donazione degli organi non era così sviluppata, e il gesto straordinario di Nicholas di aiutare altre sette vite è stato determinante per il pensiero nel nostro Paese. C’è ancora molto però che dobbiamo fare. Ma una cosa già si può fare: da quest’anno chiunque farà la carta d’identità a Roma potrà dire se dopo la sua morte vuole donare i suoi organi. Cosa ci costa donare un organo dopo la nostra morte? Nulla, ed è il regalo più grande che si può fare a un altro essere umano. Nicholas – ha concluso Marino – è tornato oggi a Roma e questo parco lo abbraccia. Il Comune vuole mantenere vivo questo ricordo con l’impegno per tutti i bambini che giocheranno qui di mantenerlo bello per onorare i concetti più importanti della nostra società: vita, amore, pace”.