Elezioni Calabria, Galati (FI): stabilita data del voto occorrono programmi di sviluppo

Palazzo CampanellaIn Calabria hanno governato “i marziani” nel corso della Legislatura appena terminata. Hanno governato secondo usi e costumi del loro pianeta che diversamente dal pianeta terra non hanno il problema del lavoro, dei trasporti, della sanità, dell’ambiente e dei servizi in genere. Adesso che la Legislatura è terminata, si apprestano a tornare a casa propria avendo capito che la terra, più nello specifico la Calabria, necessita di ben altro modo di governare per le diverse esigenze esistenti nei due pianeti. Adesso si dovrà tornare a votare in Calabria per il rinnovo del Consiglio regionale e per eleggere il nuovo presidente e questo ha suscitato la reazione di alcuni politici che si stanno preoccupando di richiamare l’attenzione dei cittadini affinché si metta fine all’esperienza dei “Marziani” e, per la “prima volta”, si votino terrestri calabresi al fine di dare tutti quei servizi che nel terzo millennio necessitano. Ma chi ha governato in Calabria nel corso della Legislatura che è terminata? Il centro destra, di cui fa parte l’on. Giuseppe Galati (FI), non è stato alla guida della Regione? Gli attuali problemi che assillano i cittadini calabresi di cui tanto si parla, perché non sono stati risolti negli anni precedenti? Il domani dei calabresi esiste da sempre e non con l’inizio della prossima Legislatura. “Divenuta ufficiale la data delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria occorre dare un futuro ed una prospettiva alla Calabria ed ai calabresi attraverso programmi volti a creare sviluppo nel quinquennio che va dal 2014 al 2019”. E’ quanto afferma l’On. Giuseppe Galati a seguito della firma sul decreto che indice i comizi elettorali da parte del Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonella Stasi. “Innanzitutto – continua il deputato di Forza Italia – occorre partire dal dato sottolineato dalla recente visita del Presidente di Confindustria Squinzi che riguarda il tasso di disoccupazione ancora molto elevato nella nostra Regione. Dare una prospettiva nuova ai giovani calabresi, creando nuove opportunità di lavoro, ed impedire la fuga dei cervelli devono essere obiettivi prioritari se si vuole costruire un percorso che miri a utilizzare al meglio le nostre risorse. Da queste ultime occorre ripartire: basti pensare al turismo ed all’agricoltura, veri settori trainanti della nostra Regione che necessitano, però, di politiche adeguate per ottenere un ulteriore incremento in termini di indotto ed occupazione. La Calabria deve, infatti, puntare con decisione sulle sue ricchezze esistenti, valorizzandole al meglio, attivando, nello stesso tempo, interventi nel sistema infrastrutturale, in particolare su strade e ferrovie, che siano da impulso e sostegno necessario a questo processo di sviluppo”. “In questo percorso – conclude – è indispensabile il supporto del Governo centrale, come è indispensabile un suo deciso intervento nel settore sanitario. Occorre capire che la buona sanità si fa con personale numericamente adeguato, lo sblocco del turn-over è esigenza prioritaria. Non è possibile che dal dicastero romano siano rimasti insensibili a questa necessità: occorre tutelare il fondamentale diritto alla salute dei cittadini calabresi”.