Bologna, fondo immobiliare per realizzare cinque nuovi poli scolastici

La costituzione del Fondo immobiliare destinato alla rigenerazione dell’edilizia scolastica cittadina è realtà. Il sindaco Virginio Merola ha sottoscritto alla presenza del Sottosegretario Roberto Reggi un Protocollo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che assegna al Comune di Bologna un contributo a fondo perduto di 5 milioni e che traccia le linee guida per la successiva implementazione del progetto, a cui l’Amministrazione lavora da due anni.

scuola bologna

Nei prossimi mesi, sulla base del piano di fattibilità già elaborato, sarà pubblicato il bando per la selezione della Società di gestione del risparmio, il soggetto titolato sul piano normativo a gestire il Fondo immobiliare. Tale fondo avrà il compito di realizzare cinque nuovi poli scolastici per complessivi 30 milioni, per la cui progettazione verrà promosso l’impiego di giovani architetti e ingegneri.

“E’ stato un cammino lungo e complesso, ma questo grande risultato premia ogni nostro sforzo. Per questo un particolare ringraziamento va al Miur e al Sottosegretario Reggi che hanno reso possibile l’avvio di questo progetto. Nel luglio del 2012 abbiamo sottoscritto un primo protocollo tra Ministero dell’Istruzione e Comune di Bologna per dare vita ad un progetto pilota. Si trattava allora solo di una bella idea, ma tutta da costruire sul piano tecnico e normativo, che mirava a introdurre strumenti innovativi per convogliare risorse verso uno degli ambiti prioritari per le nostre scuole – l’edilizia scolastica e il suo ammodernamento – perché possano definirsi “scuole belle” – spiega il Sindaco Virginio Merola – “Belle” perché accoglienti, rispettose dei canoni di tutela dell’ambiente e in grado di consentire lo sviluppo di una didattica innovativa e di favorire modalità nuove di utilizzo degli spazi scolastici, sempre più come luoghi dell’educazione, anche extrascolastica, e di aggregazione sociale”.

Lo sviluppo del progetto, dopo le primissime fasi di analisi, si è presto orientato verso lo strumento del Fondo immobiliare, che ha le potenzialità per coniugare due aspetti molto cari al Comune di Bologna: la valorizzazione del patrimonio da dismettere, scolastico ma non solo, e la realizzazione di nuove scuole, all’avanguardia sotto il profilo delle tecnologie e degli spazi di cui potranno essere dotate.

Oltre al MIUR il progetto ha coinvolto anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze. “L’operazione richiedeva tutta l’attenzione necessaria anche sotto il profilo finanziario – aggiunge il Sindaco Merola – Il progetto, in quanto pilota, costituisce per il Ministero stesso una prima esperienza che potrà essere di riferimento per altri Comuni. C’è una forte attesa in questa direzione e siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento”.

Alla firma del protocollo con il MIUR erano presenti due importanti investitori che hanno dichiarato il loro interesse a stanziare risorse nel Fondo immobiliare. Si tratta di INARCASSA, la cassa previdenziale degli ingegneri e architetti, e INVIMIT, la società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nata nel 2013 proprio con lo scopo di valorizzare i patrimoni immobiliari pubblici, anche attraverso lo strumento dei Fondi. “A loro va il mio ringraziamento perché grazie anche al loro impegno da qui possiamo aprire per Bologna e per l’Italia una nuova frontiera  per la rigenerazione del patrimonio di edilizia scolastica”, ha concluso il primo cittadino.

“Siamo orgogliosi – ha sottolineato Giuseppe Santoro, vice Presidente di Inarcassa – della nostra partecipazione e speriamo di essere di incitamento per altri investitori”. “Il protocollo – conclude Elisabetta Spitz, Amministratore Delegato di Invimit – dimostra che anche i beni pubblici possono essere una risorsa in campo immobiliare. Si apre una nuova stagione per la rigenerazione del patrimonio pubblico”.

Interventi previsti:

Polo scolastico in via Fioravanti presso area ex mercato ortofrutticolo – scuola d’infanzia da 6 sezioni e primaria da 10 classi (costo stimato 6.552.000 euro). Polo scolastico “Tempesta” in via Martelli – scuola d’infanzia da 4 sezioni e primaria da 5 classi aggiuntive (costo stimato 4.200.000 euro). Polo scolastico “Carracci” in via Felice Battaglia – scuola primaria da 5 classi e scuola secondaria di 1° grado da 9 classi (costo stimato 7.552.000 euro). Scuola d’infanzia da 4 sezioni in viale Lenin nell’area Fossolo (costo stimato 1.848.000 euro) Scuola primaria da 10 classi e scuola secondaria di 1° grado da 9 classi in via Prati di Caprara (costo stimato 8.400.000 euro).