Cardiochirurgia al San Carlo, nota dei sindacati

“Il presunto episodio di malasanità, pur nella sua indiscutibile gravità, si sta trasformando, ogni giorno che passa, in una campagna di delegittimazione dell’Azienda Ospedaliera San Carlo che, non solo mette in discussione la credibilità professionale dei tanti operatori sanitari, dai medici al personale del comparto, che con correttezza e dedizione lavorano ogni giorno per garantire il diritto alla salute di tanti cittadini, ma rischia di spezzare quel rapporto di fiducia, così faticosamente costruito nel tempo, tra la comunità lucana e le sue aree limitrofe e il nosocomio potentino”. Così i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. si tratta di “un rapporto che è andato consolidandosi nel tempo, certificato da una domanda crescente di prestazioni sanitarie, così come dimostrano le lunghe liste d’attesa che, pur nella loro negatività, testimoniano l’elevato livello di eccellenza dei nostri servizi, capace di attrarre mobilità sanitaria attiva soprattutto dalle regioni limitrofe. Il San Carlo, infatti, è Dea di II livello cioè, un presidio sanitario nel quale si effettuano i ricoveri di pazienti con patologie complesse. Questo doloroso episodio, i cui contorni sono ancora tutti da chiarire e che la Magistratura, siamo sicuri, chiarirà fino in fondo, non può mettere in discussione le tante eccellenze che caratterizzano l’Ospedale San Carlo”. In particolare, sostengono i sindacati, “non possono passare in secondo piano la professionalità e lo spirito di servizio che animano la quasi totalità del personale della dirigenza medica e del comparto, che assicurano, pur tra mille difficoltà e drammatiche carenze di organico, alti livelli di assistenza sanitaria e una rigorosa gestione delle risorse finanziarie che, tra l’altro, hanno portato l’Ospedale San Carlo ad ottenere nell’anno 2013 l’ambito Oscar di Bilancio. E tutto questo al netto delle problematiche che rendono difficile il lavoro quotidiano degli operatori, costretti a doppi e tripli turni e a misurarsi con l’odiosa questione degli «appoggi» che deve essere immediatamente superata, anche attraverso l’assunzione immediata di nuovo personale. Nuove assunzioni necessarie anche per affrontare parte delle problematiche connesse all’abbattimento delle liste di attesa, questione su cui il sindacato confederale ha aperto una “vertenza salute” indicando anche con una propria proposta priorità e metodi per superare le criticità ancora esistenti. Nuove assunzioni ora possibili grazie anche alle modifiche sul turnover introdotte con la legge regionale di assestamento che il sindacato ha fortemente sollecitato. Ѐ però del tutto evidente, alla luce di quanto accaduto, che quella che un tempo era il «fiore all’occhiello» del San Carlo, quale appunto l’U.O. di Cardiochirurgia, deve essere radicalmente rifondata e riorganizzata nella sua interezza”. Per queste ragioni, Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, “fiduciose del lavoro che gli inquirenti condurranno per accertare le responsabilità e punire chi ha sbagliato, invitano tutti ad abbassare i toni, perché in gioco ci sono la credibilità e l’autorevolezza di una grande struttura sanitaria e dei suoi operatori che nei suoi 200 anni di vita è diventata una delle più importanti del Mezzogiorno e l’immagine stessa di una regione che qualcuno sarebbe felice di sporcare per meglio depredarla delle sue risorse”.