Scuola, sostegno Uil Fvg a misure per superamento precariato

scuole bambini“Un piano molto ambizioso che leggeremo con attenzione per verificarne l’attuabilità”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil Scuola Fvg Ugo Previti dopo la pubblicazione on line delle proposte del Governo sulla scuola.

“C’è un impegno del Governo di mettere risorse per la scuola già nella legge di Stabilità – sottolinea Previti -. Verificheremo l’entità. La risposta che viene data al precariato e alla formazione iniziale degli insegnanti è quella giusta, che noi indichiamo da tempo. Immissioni in ruolo e organico funzionale stabile per dare certezza e continuità alle scuole e al personale. Formazione iniziale assegnata alle scuole e agli insegnanti. Sono misure finalizzate a non creare nuovo precariato”.

“Non è escluso – rileva Previti- che il provvedimento di 150 mila immissioni in ruolo potrà riscontare difficoltà in fase di definizione del decreto legge. Il provvedimento ha tutto il nostro sostegno”.

“Sul riconoscimento dell’impegno e della professionalità degli insegnanti siamo disponibili ad affrontare il negoziato ma – precisa il segretario generale della UILScuola – per un contratto innovativo che veda riconosciuta l’anzianità di servizio (così come avviene in tutti i paesi europei) ed elementi di riconoscimento professionale per quello che è il cuore della funzione docente, ovvero il lavoro in aula con gli studenti ,serve la decisione del Governo di rinnovare i contratti e di non continuare con il blocco delle retribuzioni. La proposta presentata nel documento del Governo non va – continua Previti -. Pensare di prevedere un incremento, per una percentuale prefissata del 66% di insegnanti, eliminando la progressione economica dell’altro 33%, non solo è sbagliata perché predefinisce una quota sulla base di una ipotetica graduatoria ma può determinare tra gli insegnanti un clima di contrapposizione, di cui non c’è bisogno, tra chi fa funzionare la scuola con grande impegno”.

Secondo la UIL scuola va assolutamente ripensato  l’orientamento del Governo a bloccare i contratti e le retribuzioni dei pubblici dipendenti, cosa che contrasta con l’esigenza di andare a settembre 2015 con un nuovo contratto definito, per il quale la legge di Stabilità deve prevedere le risorse finanziarie.

Sulla parte dell’autonomia sarà necessario assicurare la centralità della funzione docente in materia di didattica e di definizione dell’offerta formativa; pensare agli insegnanti, come appare nel documento, come esecutori dei dirigenti non è la soluzione per una scuola di qualità.

La scuola di qualità, ripetiamo, è quella in cui la cultura, la ricerca didattica, l’accoglienza e il rigore, le capacità relazionali, garantiti dagli insegnanti sono la base dei processi di crescita degli studenti.

“Ci sono spunti innovativi del sistema scolastico sicuramente interessanti – conclude Previti – che approfondiremo, dando voce a quei tanti che, già nelle scuole, con la loro esperienza e impegno, attuano attività innovative, frutto di impegno e di ricerca didattica, e che fino ad ora sono state riconosciute poco dal sistema scolastico”.

La UIL sta predisponendo una scheda di analisi dei singoli punti del documento del Governo che sarà pubblicata nei prossimi giorni.

La UIL scuola si sofferma anche sulla comunicazione del Ministro Madia del blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici per il 2015. “Le direttrici del Governo, dall’analisi intrecciata dei documenti governativi, portano al solito risultato: doppia penalizzazione per la scuola. Blocco del contratto e niente aumenti né per anzianità, né per merito nel 2016 e nel 2017. Di fatto è il blocco triennale delle retribuzioni perché il cosiddetto merito previsto nel documento presentato oggi dal governo prevede i primi aumenti solo dal 2018. E’ inaccettabile – denuncia il segretario generale regionale della UIL Scuola, Ugo Previti -. Non si può rispondere in tal modo ad una delle emergenze della scuola: quella delle basse retribuzioni del personale”.