Barcellona Pozzo di Gotto, quattordicenne scomparsa esclusa violenza sessuale

Gli esiti degli esami delle analisi chimiche effettuate nel corso delle visite specialistiche a cui è stata sottoposta la ragazzina in due diversi ospedali di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, avrebbe escluso la consumazione della violenza sessuale ipotizzata nel momento in cui alla paziente sono state riscontrate escoriazioni e una emorragia che sarebbe stata provocata dai postumi di un precedente intervento chirurgico effettuato nella zona perineale. Gli accertamenti medici non possono escludere il tentativo di violenza che era stato ipotizzato subito dopo il ritrovamento, tanto da indurre gli stessi Carabinieri a condurre in ospedale la minore.

La giovane si sarebbe allontanata da casa dopo aver ricevuto un messaggio da parte di una persona rimasta ancora sconosciuta. Lo stesso sconosciuto avrebbe manifestato alla ragazza attraverso un “sms” l’intenzione di incontrarla. Poi il mistero e le interminabili ore in cui la giovane ha fatto perdere ogni traccia utile ai genitori che la stavano cercando, tanto da essersi recati in caserma per sporgere denuncia di scomparsa. Poi la telefonata del prete che aveva ritrovato nella chiesa la ragazzina che non era in grado di riferire nemmeno il suo nome e il luogo dove abitava.

I medici del Pronto soccorso dell’ospedale locale che l’avevano visitata hanno diagnosticato amnesia e “disorientamento temporo-spaziale”. Negativi gli accertamenti tossicologici che hanno escluso l’uso di anfetamine, sostanze dopanti e oppiacei. Resta irrisolto, almeno allo stato, il mistero della sparizione e come sia stato possibile che una ragazzina appena quattordicenne si allontanasse da casa a piedi e venisse ritrovata molte ore prima a più di 15 km dalla sua abitazione.