Rete imprese, meno richieste per costruzione laboratori artigianali

“Sosterremo ogni sforzo del Governo nazionale come della Giunta regionale per velocizzare nel prossimo autunno l’apertura di cantieri edili sia per portare a termine le numerose opere pubbliche incompiute che quelle programmate e finanziate da tempo ma non ancora cantierizzate”. E’ quanto sostiene una nota di Rete Imprese Italia Potenza (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti) sottolineando che “se la crisi economica ha avuto sul settore dell’edilizia un impatto che non ha eguali, in altri settori economici particolarmente negativo risulta il dato relativo alle richieste di permesso per la costruzione di immobili destinati all’artigianato e alla pmi. In Basilicata – secondo i dati uno studio realizzato da ‘ImpresaLavoro’ – negli ultimi cinque anni il calo delle richieste di permesso per la costruzione di immobili destinati a laboratori-opifici artigianali e di piccole attività industriali sfiora il 67 per cento e il calo dei permessi per la costruzione di negozi e immobili a scopo turistico supera il 76 per cento”. “Sono dati – afferma Antonio Miele, presidente di Rete Imprese Italia Potenza – che rappresentano l’altra faccia della medaglia: oltre alla stasi del comparto costruzioni si è smorzata la voglia di nuovi investimenti artigiani e quindi nuovi posti di lavoro in molti casi a causa della difficoltà e delle lungaggini degli iter tecnico-amministrativi di permessi-licenze, concessioni, autorizzazioni legate per lo più ad aree comunali riservate ad attività artigianali (Piip) che non dispongono nemmeno dei servizi primari o hanno bisogno ancora di regolamenti per l’assegnazione di lotti”. Nel complesso – aggiunge – la situazione del settore rimane molto pesante. Non si vedono miglioramenti: le imprese si preparano ad affrontare un autunno addirittura peggiore rispetto a quello dello scorso anno. La crisi mantiene bloccato il mercato immobiliare e i nostri imprenditori sono stretti in una morsa fatta di scarso credito bancario con tassi in aumento e da tempi di pagamento sempre più lunghi. Bisogna puntare con decisione su misure che incentivino la ristrutturazione e la manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico e privato. E’ l’unica strada per evitare la chiusura delle imprese e la perdita di migliaia di posti di lavoro. La boccata d’ossigeno per il settore – conclude Miele – può arrivare dagli incentivi per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico”.