Milano, campus settimanali e case vacanza aperti fino al 5 settembre

pollock bambiniL’estate non è ancora terminata ma le attività organizzate dal Comune dedicate ai bambini e ai ragazzi hanno già fatto registrare una forte affluenza. Un calendario fitto di attività che questa estate ha coinvolto, oltre ai più piccoli, anche le  famiglie e gli educatori in progetti pensati per garantire continuità al percorso educativo nel periodo non scolastico.

“Queste attività sono un aiuto concreto alle famiglie che hanno la necessità di affidare, nel periodo di chiusura delle scuole, i propri figli a strutture qualificate – ha dichiarato Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione -. Ma per i bambini rappresentano anche un’importante occasione di sperimentazione, di relazione, crescita, condivisione dove continuare ad imparare divertendosi”.

Sono oltre 7.000 i bambini che hanno frequentato uno dei 41 centri estivi organizzati dal Comune nella nostra città dal 12 giugno al 25 luglio. Con il progetto “Aspettando l’ EXPO” in alcune sedi i bambini hanno allestito dei veri e propri “padiglioni”, scegliendo una nazione e analizzando alcuni aspetti storici, geografici, artistici, come la lingua e la letteratura, accenni di flora e fauna, usi, costumi e ricette tradizionali. I temi trattati sono stati integrati da visione di filmati, racconti e leggende coinvolgendo anche i genitori, le associazioni e biblioteche del territorio.

In alcuni centri si sono svolte le “Paralimpiadi” per sensibilizzare  i bambini alle tematiche legate alla disabilità. Sono stati proiettati filmati riguardanti la storia di questo sport e la conoscenza delle varie discipline. I bambini hanno poi ascoltato in diretta le storie di alcuni atleti del Comitato Italiano Paralimpico e sperimentato direttamente il calcio per non vedenti con palla sonorizzata, l’atletica bendati, il torball (palla mano sonora), e lo show down (ping pong praticato da ciechi). Una particolare attenzione è stata riservata anche al patrimonio artistico della nostra città: con il progetto “Milano città d’arte” i bambini hanno analizzato e approfondito i lavori di alcuni artisti: la Pop – Art di Keith Haring, i colori di Matisse, le opere di Pollock e Mirò. I bambini hanno approfondito e poi sperimentato le tecniche con la presenza di esperti atelieristi con i quali hanno poi allestito vernissage aperti alle famiglie. Non sono mancati anche i tornei di calcio, judo, atletica, scherma, rugby anche tra i vari centri e le visite a piscine,  parchi, cascine, biblioteche, musei, gallerie d’arte di Milano. Apprezzatissime anche le gite fuori città nei parchi lombardi, nei parchi acquatici, all’autodromo e al parco di Monza.

Resteranno attivi fino al 5 settembre, anche i campus settimanali destinati ai bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Già iscritti oltre 2500 ragazzi, per 60 sedi disponibili. Più di 500 sono quelli che hanno invece frequentato le 23 sedi aperte nel periodo dal 30 giugno al 25 luglio dedicato ai ragazzini delle medie. Durante le prossime settimane tematiche i ragazzi, proprio in vista di Expo, approfondiranno la conoscenza del cibo nella storia dell’uomo, del consumo consapevole e delle risorse naturali, con laboratori di cucina e orto e giardinaggi anche con visite alle cascine milanesi.  In programma, oltre alle tante attività sportive, anche laboratori d’arte,  fumetto, fotografia, giornalismo, teatro, cinema, danza,  musica e laboratori di  lingua inglese con insegnanti madrelingua.

Infine le case vacanza: fino ad oggi sono circa 3000 i bambini e ragazzi tra i 4 e i 14 anni che ad oggi hanno passato alcune settimane estive nelle strutture comunali.  L’ultimo turno (ogni soggiorno è di due settimane) inizia proprio oggi e terminerà il 5 settembre, con la partecipazione altri 500 piccoli ospiti. Anche qui il tema conduttore della vacanza è stato collegato a Expo con il progetto  il “Giro del mondo in 12 giorni”. Ogni struttura è stata collegata ad un continente: Andora all’Asia, Pietra Ligure alle Americhe, Ghiffa all’Africa, Vacciago all’Oceania, Zambla all’Europa. I ragazzi hanno potuto approfondire gli aspetti peculiari dei diversi paesi attraverso laboratori, giochi, sport, fiabe e storie del territorio.