Confcommercio a sostegno della valorizzazione Cascate San Fele

“Le cascate di San Fele – che in questa stagione estiva registrano uno straordinario flusso turistico già superiore a quello dell’estate 2013 – rappresentano un attrattore naturale importante, innanzitutto per quel turismo di prossimità che si caratterizza sempre più come tendenza del modo di fare ed intendere la vacanza”. E’ il pensiero del presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Potenza, Fausto De Mare, che ha incontrato il presidente dell’associazione Michele Sperduto, il quale, insieme ad un gruppo di volontari, ne cura la valorizzazione con grande passione e capacità di trasmettere ai visitatori conoscenze, informazioni ed emozioni. “Sono energie di impegno – sottolinea De Mare – realizzato intorno all’Associazione “U Uattënniérë”, associazione per la valorizzazione delle cascate di San Fele quale ottimo esempio di valorizzazione del proprio territorio. Un impegno innanzitutto d’amore per il proprio paese che quindi va incoraggiato e sostenuto per i benefici diretti ed indotti all’economia locale e non solo alle attività di commercio, turismo, servizi, artigianato. Se si pensa che dallo scorso anno, con l’entrata in funzione del “Volo dell’Aquila” a San Costantino Albanese, sono ben 94 le attrazioni turistiche censite in Basilicata dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza, crediamo a questo punto – aggiunge il presidente di Confcommercio – che non sia più il caso di ipotizzare nuovi attrattori quanto piuttosto di concentrare ogni sforzo (specie di risorse pubbliche) su quelli già esistenti, tra i quali le cascate di San Fele che hanno ancora un enorme potenziale di fruizione proprio per rispondere alla crescente domanda di vacanze a chilometro zero proveniente dai nostri corregionali e da pugliesi, campani, laziali”. Per Confcommercio, “all’interno della valorizzazione del turismo che regala emozioni si pone l’esigenza di consorziare gli operatori di commercio-turismo-artigianato, specie dei comprensori che ospitano gli attrattori; definire pacchetti per soggiorni brevi (non solo fine settimana) con costi competitivi; realizzare itinerari che comprendano più attrattori o comunque località come nel caso di Sa Fele, il comprensorio dei Laghi di Monticchio e i castelli federiciani; ampliare e qualificare ulteriormente l’offerta eno-gastronomica”.