Un settembre d’arte e di emozioni

Riposti i costumi da mare, il popolo dell’arte e delle belle tradizioni si prepara ad assaporare ciò che gli prospetta il mese di settembre. Si sa che settembre è tradizionalmente un mese che offre moltissime occasioni. Si aprono mostre di livello e il calendario è zeppo degli ultimi appuntamenti per il tempo libero all’aperto. Cominciamo proprio da uno tra i più originali: la Fiera del Cacio al Fuso, con il Palio che si gioca, a suon di pecorino e tifo da stadio, nella piazza centrale di Pienza, la magica città cuore della Val d’Orcia. Qui l’appuntamento è dal 5 al 7 settembre 2014. Per golosi e per chi vuol vivere una dimensione ideale del godere il turismo e il tempo libero. Pienza è Patrimonio Unesco e Patrimonio Unesco è anche l’Orto Botanico di Padova, il più antico al mondo. L’Orto, dal 15 settembre, si presenta in una veste assolutamente nuova, anzi innovativa per spazi, concezione, impiego di nuovissime tecnologie, alcune marcate NASA. Accanto all’antico e sempre meraviglioso Orto dei Semplici, apre infatti il nuovissimo Giardino della Biodiversità, 5 padiglioni dove perdersi nelle giungle o nei deserti di altrettanti continenti del pianeta. Una esperienza più che una semplice visita. A completare la proposta dell’Università di Padova è anche la mostra di Giovanni Frangi, naturalmente sul tema dei giardini. In un altro luogo magico d’Italia, le Isole Borromee continuano le fioriture delle diverse essenze. Per i pollici verdi è questo il momento migliore per godere il giardino all’italiana dell’Isola Bella e le collezioni botaniche dell’Isola Madre, senza tralasciare il Giardino Medievale della Rocca Borromeo ad Angera. Passando alle mostre d’arte, oltre alla già citata esposizione di Giovanni Frangi nel Giardino della Biodiversità all’Orto Botanico di Padova, eccone altre di altrettanto rilievo, sia per qualità ed originalità, sia per il fascino delle città e cittadine che le ospitano. Cominciamo dalla bellissima Lucca dove la Fondazione Banca del Monte espone, dal 6 settembre al 5 ottobre, le immagini che i migliori giovani talenti europei della fotografia hanno creato per l’European Photo Exhibition Award 02. “The New Social” il tema di questa seconda edizione di un Premio che si è già conquistato un posto di rilievo tra i grandi riconoscimenti internazionali del settore. Ancora fotografia, e di gran livello, a Pordenone dove la Galleria comunale Harry Bertoia propone, dal 13 settembre all’11 gennaio 2015, una potente, intensa esposizione di immagini di Pierpaolo Mittica raccolte sotto il titolo, emblematico, di “Ashes / Ceneri“ sono le “Testimonianze di un fotoreporter” su un mondo che sembra aver scelto l’autodistruzione. E’ dedicata alla grande scultura la mostra d’autunno della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, nel parmense. Nella cosiddetta “Villa dei capolavori” si potrà ammirare il confronto, ciascuno rappresentato da opere importanti, tra due titani della scultura dello scorso secolo: “Manzù / Marino. Gli ultimi moderni”. E tutto intorno le meraviglie della raccolta d’arte stabile patrimonio della villa e un parco dove scivolano tra fiori e alberi decine di bianchi pavoni. Nella Marca Trevigiana, ad Asolo, raffinata città che è stata capitale di un regno, quello di Caterina Cornaro, e che da sempre è stata ed è meta di artisti e grandi viaggiatori, da Robert Browning a Eleonora Duse, una mostra celebra una artista, viaggiatrice avventurosa, esploratrice, scrittrice che qui scelse di vivere una esistenza ultracentenaria. Lei è Freya Stark e alla Sala della Ragione le è dedicata la mostra “Vaghe stelle dell’Orsa…Il viaggio sentimentale di Freya Stark”, dal 19 settembre al 16 novembre. Come già fece Freya, anche Not Vital è cittadino del mondo e trascorre gran parte del suo tempo a contatto con lontane civiltà, assorbendo nella sua arte le loro diverse linfe. A lui il Museo d’arte di Mendrisio dedica una affascinante monografica con sculture, istallazioni, immagini. Vi si ritrovano echi intensi dei suoi interventi nei luoghi più diversi de pianeta, dal deserto del Sahara, alle vette delle Ande, al Rio delle Amazzoni, alla Cina. Dal 26 settembre 2014 all’11 gennaio 2015. Venerato dai melomani, star nei teatri di mezzo mondo, Renato Bruson è stato ed è un grande baritono ma è anche un grande, competente appassionato d’arte. L’importante collezione che lui e la moglie Tita hanno messo insieme in una vita di attenti acquisti è stata da loro stata donata alla Fondazione Cariparma. Nella sede museale della Fondazione, in Palazzo Bossi-Bocchi, nel cuore di Parma, dal 28 settembre all’11 gennaio i riflettori si accenderanno tutti sulla “Collezione Bruson” svelando capolavori di Boldini, Fattori, Segantini, Mosè Bianchi, dei grandi veneti e di molti altri fondamentali italiani dell’Ottocento. Un bellissimo settembre, tutto da godere. Preparandosi ad un ottobre ancora più intenso, ricco di proposte come mai lo è stato negli anni recenti.