Perugia, bando per sfratti incolpevoli. 9.300 euro per ogni famiglia

Sarà l’Ater Umbria, attraverso un bando, a rimettere in moto i contributi regionali a supporto delle famiglie che, per sopravvenuti problemi economici sono morosi “incolpevoli”, ovvero coloro che versano in condizioni di morosità nel pagamento del canone di locazione a causa della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale (dovuta a licenziamento, cassa integrazione, mobilità, mancato rinnovo di contratti a termine, malattia grave, decesso dell’unico percettore di reddito, ecc.) si sono trovate nell’impossibilità di corrispondere il canone di locazione e, per questo motivo, sono sottoposte a provvedimento esecutivo di  sfratto per morosità. La Giunta regionale, infatti, su proposta dell’assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, ha approvato la nuova disciplina che regolerà l’emanazione del bando ed i criteri per la concessione dei contributi. Le decisioni della Giunta regionale sono state illustrate questa mattina, lunedì 11 agosto, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede regionale di Piazza Partigiani ed alla quale hanno partecipato l’assessore  Vinti ed il presidente di Ater Umbria, Alessandro Almadori. “Nel bando di quest’anno, ha affermato Vinti, abbiamo cambiato molte cose, forti anche dell’esperienza fatta nel 2013 quando emanammo per la prima volta un provvedimento a favore delle famiglie in difficoltà a causa di sfratti ‘incolpevoli’. Queste situazioni, infatti, stanno diventando sempre più frequenti, tanto da costituire una vera e propria emergenza sociale. L’aggravarsi ed il prolungarsi della crisi economica ed occupazionale, che si registra ormai da anni su tutto il territorio nazionale, porta inevitabilmente con sé una generalizzata e crescente condizione di impoverimento delle famiglie, che, di conseguenza, non sono più in grado di sostenere l’onere delle locazioni sul libero mercato. In Umbria si sta consolidando il dato dei 1300 sfratti esecutivi annui di cui almeno il 90 per cento dovuti a morosità incolpevole”.

 “In questo contesto, ha proseguito Vinti, l’intervento pubblico diviene fondamentale, in quanto consente, mediante l’erogazione di un sostegno economico a favore delle famiglie indigenti, un più rapido superamento della condizione di emergenza abitativa.

  L’esperienza umbra del 2013 ha fatto anche da apripista ad un analogo provvedimento del Governo nazionale che, per la prima volta, ha emanato un decreto per le stesse finalità, ma limitando i benefici alle sole città ad alta densità abitativa ed al contributo sull’affitto.

La nuova disciplina regionale dell’Umbria invece si fa carico dei problemi esistenti su tutto il territorio regionale, destinando a questo scopo 1.384.000 euro, e si differenzia sostanzialmente dalla precedente, in quanto ha la finalità di indurre i proprietari a desistere dalla procedura di sfratto già intrapresa ed a stipulare un nuovo contratto a canone concordato con l’inquilino, in modo che quest’ultimo non si veda costretto a reperire un’altra soluzione alloggiativa. Il provvedimento approvato, ha spiegato Vinti, si rivolge non solo ai locatari degli alloggi di proprietà privata, ma anche a quelli degli alloggi a canone concordato, realizzati con contributo pubblico da imprese, cooperative e dall’ATER regionale, e persino agli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, poichè, nonostante il basso livello dei canoni, anche tra costoro si rilevano sempre più frequentemente situazioni di sofferenza”.

“La gestione delle procedure amministrative per individuare i beneficiari è affidata all’ATER regionale, ha affermato il presidente Almadori, che provvederà ad emanare un bando pubblico rivolto sia agli inquilini degli alloggi di proprietà privata che a quelli degli alloggi realizzati con contributo pubblico e locati a canone concordato.

Per quanto concerne, invece, gli assegnatari degli alloggi di ERS pubblica, l’ATER regionale provvederà ad individuare direttamente i beneficiari, morosi “incolpevoli” da almeno 6 mesi alla data del 31.7.2014 sia per il canone di locazione che per gli oneri condominiali, tenendo conto di alcuni criteri indicati della Legge Regionale 233 (disoccupazione, grave malattia, indigenza, ecc.) e dando priorità alle condizioni di grave malattia e alle morosità di più vecchia data. Il contributo, ha concluso Almadori, è finalizzato a sanare l’85% della morosità pregressa fino ad un massimo di € 5.000”.

La Giunta regionale ha stabilito che i beneficiari dei contributi devono essere titolari di contratti registrati prima del 30.6.2013 e devono avere un’intimazione di sfratto notificata prima del 31.7.2014, per morosità maturata da almeno 6 mensilità, dopo aver regolarmente pagato le prime 6 mensilità successive alla sottoscrizione del contratto.

 Inoltre, devono essere residenti o avere l’attività lavorativa da     almeno 24 mesi nella Regione e non devono avere proprietà immobiliari.

 La graduatoria è formulata dall’ATER sulla base del grado di emergenza abitativa e delle condizioni socio-economiche dei beneficiari.

L’intervento prevede l’erogazione di incentivi e contributi direttamente al proprietario, qualora formuli rinuncia allo sfratto e stipuli con lo stesso inquilino un nuovo contratto di locazione a canone concordato.

Gli incentivi riguardano un importo pari al 50 per cento della morosità pregressa fino ad un massimo di 5.000 euro, il recupero delle spese legali fino ad un massimo di mille euro ed infine 300 euro, qualora il contratto regolarmente registrato preveda un canone di locazione inferiore al valore medio stabilito per l’area omogenea in cui è ubicato l’alloggio. Il contributo sull’affitto è previsto in 200 euro al mese per 15 mesi (3.000 euro).