Ugl su firma bonus benzina

“E’ ora di smetterla e continuare ad alimentare l’illusione che i patentati lucani incasseranno due annualità di benefici economici, per un totale di oltre 170 milioni di euro. Se pur il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ha firmato il decreto relativo al ‘bonus carburanti’ e lo stesso ministro esprime soddisfazione per la conclusione dell’iter del provvedimento, l’Ugl come sempre preferisce dire la verità e sbugiardare i quanti che sulla card carburante sono pronti a fare la più bella campagna elettorale”. 

E’ quanto sostengono i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “qualche partito sta illudendo ancora i cittadini della regione, ma sul petrolio a un certo punto non si capisce più niente. Tra moratoria e memorandum, tra ribellioni e patti non rispettati, nessuno è più in grado di avere una traiettoria certa. L’Ugl oggi è molto chiara sulle royalty se pur ogni giorno c’è qualcuno che ne rivendica l’utilizzo per questa o quella cosa. Il dato di fatto è che i lucani non sono tutti in possesso di una patente e con i lucani – aggiungono Tancredi e Giordano – noi dell’Ugl usiamo sempre utilizzare il linguaggio della verità, senza alimentare false speranze o illusorie attese di ‘ricchi’ bonus familiari. A tal proposito l’Ugl propone al Ministro e al Presidente Pittella di: rinegoziare l’Accordo sulle royalties tra Regione, Mse (ministero Sviluppo economico) ed Eni a vantaggio di tutti i Lucani. La Basilicata attualmente produce circa l’80% del petrolio estratto in Italia e per i prossimi anni Governo e amministrazione regionale hanno concordato un ulteriore aumento delle attività estrattive. La regione, dunque, non può accontentarsi del bonus benzina, che non abbraccia tutti i Lucani, escludendo automaticamente dal beneficio i giovani e gli anziani. Non può accontentarsi di nuove e talvolta inutili piazze. Il nuovo bonus deve almeno prevedere la fornitura gratuita di metano per ogni Comune della Basilicata. Ciò significa esonero del pagamento della bolletta del gas e/o della luce per tutti. Con riferimento alle opportunità occupazionali legate specificamente alle attività estrattive, poi, il numero di posti di lavoro lucani è esiguo rispetto all’importanza strategica delle attività estrattive condotte in regione. Ed è limitato all’assunzione di operai generici. La Regione deve impegnarsi per garantire il placement professionale di professionisti di elevato profilo lucani, tecnici e ingegneri, che potrebbero, ‘grazie al petrolio’ lavorare nella propria terra. In questo modo si arginerebbe la fuga dei cervelli. Le royalties, inoltre, non possono essere destinate soltanto a opere pubbliche. I proventi delle attività estrattive vanno reinvestiti nella tutela del territorio: in attività di biomonitoraggio, prevenzione del dissesto idrogeologico, gestione e smaltimento rifiuti, sostegno alla ricerca, all’innovazione, altrettante opportunità di occupazione e imprenditorialità. Particolari convenzioni e accordi con l’Università – concludono i sindacalisti, Giordano e Tancredi – potrebbero garantire attività di ricerca e innovazione nel settore e specifici corsi di laurea e master mirati a garantire il fabbisogno formativo di alte professionalità richiesto dall’Eni, un’occasione per evitare che i nostri giovani vadano a studiare fuori regione. Queste sono per l’Ugl proposte fattive e non messaggi da campagna elettorale come, oggi vorrebbe fare la politica in Basilicata”.