Roma, Rifiuti ritorno alla normalità. Il Sindaco fa il punto

rifiuti sindacoTrenta squadre Ama all’opera, quasi trecento interventi straordinari in meno di un mese, impianti di raccolta e smaltimento riaperti e potenziati, novità tecnologiche. Questi finora gli esiti del piano rifiuti Campidoglio-Ama scattato il 10 luglio. La situazione è così tornata alla normalità e il sindaco Ignazio Marino, insieme all’assessore all’Ambiente Estella Marino e al presidente e a.d. di Ama Daniele Fortini, ha fatto il punto e ha fornito i dati principali del lavoro svolto in queste settimane.

Gli interventi sul territorio: trenta squadre, due per Municipio, ciascuna composta da due operatori con un mezzo “a vasca”. 287 interventi straordinari effettuati su segnalazione dei cittadini (che hanno scritto ai quindici indirizzi e-mail dedicati, uno per Municipio). Le operazioni condotte: rimozione di rifiuti accumulati intorno ai cassonetti, risistemazione dei contenitori rovesciati, bonifica di micro-discariche abusive dove erano stati gettati rifiuti ingombranti e speciali (dunque pericolosi). La situazione è tornata sotto controllo nei primi dieci giorni dall’avvio del piano, quindi l’impegno è stato rivolto a ripristinare la piena regolarità del servizio.

Le verifiche: fino a 100 addetti Ama hanno monitorato il lavoro degli operatori ecologici (anche con “sopralluoghi a sorpresa”, ha detto il Sindaco), informando nel contempo i cittadini sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti. Controllati 12.800 punti di raccolta (due terzi del totale sul territorio romano), dando priorità alle segnalazioni ricevute nelle scorse settimane. L’attività ispettiva ha prodotto 1.653 verbali di contravvenzione per conferimento non corretto.

Il potenziamento degli impianti: acquistato da Ama, e portato allo stabilimento di Rocca Cencia il 21 luglio, un “tritovagliatore” mobile, macchina all’avanguardia in grado di smaltire fino a 200 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno. In attesa dell’autorizzazione regionale definitiva, il 31 luglio il sindaco Marino ha firmato un’ordinanza che ne autorizza l’impiego. Campidoglio e Ama, poi, hanno dispiegato uno sforzo consistente per contrastare il fenomeno dei rifiuti ingombranti abbandonati al suolo, in aumento negli ultimi tempi (vecchi materassi lasciati dove capita dai rivenditori, sacchi abbandonati con materiali edili…). Riaperto il 29 luglio il centro Ama di Cinecittà, che a viale Palmiro Togliatti 69 accoglie rifiuti ingombranti, elettronici e speciali. Il centro è stato ristrutturato dopo i danni subiti per un incendio doloso lo scorso marzo. Molte le possibilità che Ama offre per disfarsi di vecchi mobili, di frigoriferi rotti, di computer a fine servizio, di vernici esauste o di toner esauriti: 113 i centri di raccolta distribuiti capillarmente in tutta Roma. I romani, peraltro, li conoscono e se ne servono: nel 2013 ai centri Ama sono state consegnate quasi 34mila tonnellate di rifiuti, nel primo semestre 2014 18.550 (trend in crescita).

I servizi “extra”: prorogato dal 27 luglio al 27 ottobre Ricicla Casa, il ritiro gratuito a domicilio di materiali fino a due metri cubi, anche al piano abitazione (solo utenze domestiche). Su strada, invece, il servizio prosegue oltre quella data. Da gennaio Ama è intervenuta 38mila volte ritirando tremila tonnellate di materiali. Eloquenti le cifre riferite al solo mese di luglio: oltre seimila visite, quasi il triplo rispetto alle 2.400 di luglio 2013.

Tornando al piano straordinario e ai risultati finora conseguiti, per il sindaco Marino si è trattato di “un’azione netta e decisa per riportare la città alla normalità”. “Abbiamo lavorato giorno e notte con le squadre messe a disposizione da Ama”, ha detto Marino ringraziando “gli operatori di Ama per l’impegno profuso”.

Dal suo canto il presidente di Ama, Daniele Fortini, ha dato conto dell’impegno per migliorare il rendimento aziendale: meno assenteismo (dal 19% a gennaio alla percentuale attuale, sotto il 14%), con 152 operai in più ogni giorno e seimila ore settimanali di lavoro in più. Obiettivo per fine anno, scendere al 12%, “la media del comparto”.