Firenze, inaugurato il restauro della Fontana della Loggia del Grano

È stato inaugurato oggi il restauro della Fontana della Loggia del Grano, sponsorizzato dal Club auto moto d’epoca toscano (CAMET) e dall’Automotoclub storico italiano (ASI). Alla cerimonia di inaugurazione del nuovo look della fontana del Fancelli, situata all’interno della Loggia del Grano, erano presenti tra gli altri il sindaco Dario Nardella, il presidente dell’ASI Roberto Loi e il presidente del CAMET Francesco Giubbi. L’intervento di restauro, dell’importo di 16 mila euro, rientra nel progetto ‘Florence I Care’ che prevede la ricerca di sponsorizzazioni per interventi di restauro e/o manutenzione straordinaria sui beni culturali di proprietà comunale. “Grazie al Club auto moto d’epoca toscano e all’Automotoclub storico italiano abbiamo recuperato una delle fontane cittadine – ha detto il sindaco Nardella – che viene così restituita alla città. Passo dopo passo, anche grazie al contributo dei privati, i piccoli gioielli artistici e architettonici cittadini ritornano a poter essere ammirati in tutta la loro bellezza”. Prima del restauro, il monumento presentava alcuni notevoli fenomeni di degrado dovuti alla sua esposizione all’aperto e aggravati dal flusso continuo dell’acqua che aveva consentito la formazione, sulle superfici marmoree, di muschi e alghe. In particolare, alcune insidiose infiltrazioni consentivano all’acqua di fuoriuscire ai lati della vaschetta e in prossimità del basamento. L’intervento è iniziato con una rimozione a secco dei depositi superficiali di terriccio e guano e una pre-pulitura effettuata con acqua demineralizzata. Successivamente è stato effettuato un impacco biocida per l’eliminazione di muschi, licheni, alghe e batteri superficiali e, a seguire, compresse ed impacchi a base di acido etilendiamminotetraacetico (E.D.T.A.) e successiva rimozione meccanica delle ‘croste nere’. Una pulitura approfondita è stata effettuata con impacchi di Arbocel e carbonato d’ammonio. É stata anche eseguita la verifica di tutte le stuccature esistenti e, dopo la rimozione con mezzi meccanici di quelle ormai prive di funzionalità, sono state effettuate nuove stuccature con malta di idonea composizione e colorazione. Infine, è stata effettuata una riequilibratura cromatica al fine di ottenere una buona omogeneità tonale del manufatto e si è proceduto ad una protezione finale delle superfici marmoree con cera microcristallina. Per quanto riguarda l’impianto idraulico è stato eseguito un’importante sostituzione della piletta di scarico al fondo del bacile marmoreo, che dovrebbe risolvere le eventuali infiltrazioni lamentate in precedenza, si è proceduto al risanamento della parte finale del tubo di scarico e si è provveduto alla creazione di un pozzetto dedicato che accoglie, nell’ottica di una razionalizzazione dei consumi, il sistema di regolazione che interrompe automaticamente l’erogazione durante le ore notturne riattivandola durante la giornata. Questi interventi sono stati affiancati da una serie di lavori edili di smontaggio e rimontaggio della lastre in pietra del marciapiede esistente unitamente alla realizzazione di pezzi speciali per la zanella alla base della fontana. Il restauro è stato eseguito dall’impresa Pennellotto Restauri di Bagno a Ripoli, mentre i lavori idraulici sono stati eseguiti dall’impresa Berchielli Gino di Firenze. I lavori edili sono stati invece eseguiti dall’impresa Giuseppe Bartoli di San Casciano Val di Pesa. Preziosi sponsor per il restauro sono stati anche le ditte Silva, Nuove Forme Tende, Bag-4-fit, Paolo Pintucci vernici, Pennellotto Restauri e l’arch. Riccardo Musmeci per il coordinamento della sicurezza dei lavori.

CENNI STORICI La loggia cosiddetta “del Grano”, iniziata nel 1619 su progetto dell’architetto Giulio Parigi incaricato dal granduca Cosimo II de’ Medici e posta alla confluenza tra via de’ Neri e via Castellani, aveva la funzione di mercato del grano e dei cereali vari e, tutti i giorni non festivi, vi si svolgeva la compra-vendita del grano, alla presenza e sotto la diretta sorveglianza degli ‘Ufficiali della Grascia’. Nel 1764 e quindi sotto la Reggenza Lorenese la funzione di servizio della Loggia fu integrata dalla costruzione, ad opera dello scultore Chiarissimo Fancelli, di una fonte pubblica. La fontana, con spiccati connotati tardo-manieristici, è collocata sull’angolo del fabbricato e si ricollega al modello di precedenti fontane fiorentine. L’acqua zampilla dalla bocca del grottesco mascherone incorniciato da una conchiglia e si riversa in una vaschetta in marmo sagomata sorretta da un piedistallo fortemente modellato.