Arezzo, la sanità pubblica investe, fa qualità e risparmia

“Quello del San Donato è un segnale importante. Dimostra che quando una Asl è ben governata si può reinternalizzare un servizio, investire, assumere nuovo personale, aumentare la produttività delle sale operatorie e risparmiare”. Così il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha commentato oggi l’inaugurazione della nuova centrale di sterilizzazione degli strumenti chirurgici dell’ospedale aretino, una struttura costata circa tre milioni di euro, realizzata in 150 giorni e in grado di soddisfare le esigenze di tutte le strutture sanitarie della provincia. La reinternalizzazione del servizi consente all’azienda di risparmiare mediamente 110-120 mila euro al mese. “Mi sembra una operazione intelligente – ha proseguito il presidente – da riproporre alle altre aziende regionali. Gli ospedali devono cambiare in rapporto alla evoluzione tecnologica e alla qualità delle cure. Se questo non avvenisse non saremmo al passo. Veniamo da anni difficili, anche la Toscana ha subito forti colpi dalla crisi. C’è stato in due anni un arretramento di un miliardo di capacità di spesa, abbiamo perso duemila addetti. I conti sono comunque a posto, come certifica anche la Guardia di Finanza e anche grazie agli operatori si è tenuto botta. Ci sono molti modi per resistere, e questo di Arezzo è un modo bello e stimolante per il resto della Toscana. Ma c’è anche bisogno – ha aggiunto il presidente Rossi – di una battaglia politica a livello nazionale per mettere al centro dello sviluppo la sanità pubblica, dobbiamo combattere perché non si faccia più cassa con la sanità”. “Dal 2012 abbiamo avviato una fase di grande riorganizzazione della sanità – ha detto l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – In questo si inserisce anche l’inaugurazione di oggi. Tradizionalmente la sterilizzazione è sempre stata una attività esterna alle Asl, ma questa realizzata ad Arezzo è una vera e propria strategia, che porta risultati in termini di qualità e di risparmio”.