A Crotone si rinnova la fede per San Domenico all’insegna del tema La Famiglia sorgente di Fraternità

 Il 1993 è stato il primo anno che Crotone ha visto dedicare solenni festeggiamenti al Patriarca san Domenico di Guzman per volontà della Comunità parrocchiale di Corso Mazzini, dedicata allo stesso Santo, la stessa che custodisce oltre ad una pregevole statua lignea anche un’antica tela di annimo, raffigurante il Patriarca di Soriano, e donata dal compianto Canonico Mons. Domenco Mancuso e da qui le celebrazioni non conoscono soluzione di continuità. Praticamente, dopo la soppressione del convento domenicano crotonese avvenuta nel 1652, è ripresa con rinnovato impegno e fede la devozione verso il Santo fondatore dell’Ordine dei Predicatori giacchè anche in Crotone esisteva una Comunità di Domenicani che curarono anche la Confraternita del SS. Rosario. Questa viveva ed operava nel rione Carmine dove oggi insiste la lottizzazione Madonna delle Grazie che prende il nome dall’antica chiesa domenicana e non molto distante dal convento dei Frati Minori dell’Osservanza e quello dei Carmelitani. Il monastero era stato fondato fuori le mura probabilmente alla fine del ‘300 come si può ricavare da una Bolla di Pio II del 26 settembre 1458 anche se per qualcuno la fondazione risalirebbe al 1492 e addirittura per Padre Fiore al 1643. Il convento non ebbe vita facile esposto come era alle incursioni saracene e quella del 23 giugno 1638 fu sicuramente drammatica se si è scritto che: “ l’antico convento venne saccheggiato, le scritture furono bruciate, i religiosi furono presi come schiavi e il fratello converso fra’ Giacomo Barbamaggiore fu ucciso.” Quindi i Padri Domenicani si ritirarono dentro le mura della città per una decina di anni per tornare al vecchio sito e qui il saccheggio turchesco del 24 gennaio 1650 fu definitivo. I Domenicani fuggirono per non tornarvi più ed infatti, nel 1652, venne definitivamente soppresso, assieme al convento dei Carmelitani, da Innocenzo X anche per precarietà di risorse e carenza dei frati. E comunque dalle relazioni post-terremoto del 1783 della loro presenza in città nessuna traccia. Il culto di san Domenico si diffuse rapidamente in tutta Europa anche per la sponsorizzazione del Sommo Poeta che nel XII canto del Paradiso ne ha intessuto un appassionato elogio. Il Santo Patriarca della nobile e saggia famiglia Guzman è nato nel 1170 nel piccolo villaggio di Calaruega nella vecchia Pastiglia in provincia di Burgos ed è morto a Bologna il 6 agosto 1221. Ma la devozione verso il Santo cominciò ad avere dimensioni senza confini dal 15 settembre 1530 quando nel convento calabrese di Soriano, già fondato nel 1510 da P. Vincenzo da Catanzaro su ordine dello stesso Santo venutogli in sogno, vi fu l’apparizione di una icona Achiropita, il famoso “quadro miracoloso di san Domenico di Soriano”. Da allora cominciò a dirsi e nominare appunto San Domenico di Soriano e il convento sorianese definito la “Santa Casa” dell’Ordine domenicano. Il 23 agosto 1640 il Santo fu proclamato da papa Urbano VIII Patrono di Soriano e del Regno di Napoli. L’Ordine si diffuse rapidamente in tutto il Regno napoletano, nel Regno di Sicilia, nell’isola di Malta, in Polonia, nelle Fiandre, in Spagna, nelle isole filippine, in Cina, nelle Canarie ed in tutta l’America Latina. Addirittura nell’Uruguay, nel 1564 fu fondata, all’imbocco di Rio Negro, la colonia di Santo Domingo de Soriano, il più antico centro abitato del Paese latino-americano. I solenni festeggiamenti di Crotone, curati dal parroco Mons. Lino Leto, che quest’anno si svolgono all’insegna del tema “La Famiglia sorgente di Fraternità”, in preparazione al prossimo Sinodo di Ottobre, prenderanno avvio il 2 agosto con l’incontro di preghiera e una riflessione su “La fraternità via di libertà” presso il Monastero delle Carmelitane Scalze di contrada Campione ed un pellegrinaggio notturno alla chiesetta della Madonna di Capo Colonna. Domenica 3, alle ore 19, l’inaugurazione della 7^ edizione della Mostra di Pittura e concorso di fotografia sul tema “ La Luce e la speranza della fraternità”; seguirà la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Luigi Cantafora, vescovo di Lamezia Terme e riflessione sul tema “ La Famiglia e le sfide del nostro tempo”; alle 21 la Compagnia Teatrale le “Musine” presenterà “Don Fofò” commedia in vernacolo crotonese di Antonella Nicoletta; giovedì 7 l’Adorazione Eucaristica sul tema “La costruzione della fraternità nella logica del dono”.   Infine venerdì 8, festa liturgica del Santo, concelebrazione eucaristica e riflessione su “ La famiglia centro della evangelizzazione”. A seguire i giovani della parrocchia presenteranno il musical “ San Domenico’s Got Talent”. Inoltre durante le serate di festa saranno allestiti stands gastronomici.