Ok della Camera all’arresto del deputato Giancarlo Galan

La richiesta era stata avanzata dalla magistratura nell’ambito dell’inchiesta Mose. I voti a favore sono stati 395, 138 i contrari, mentre due deputati si sono astenuti. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto dopo un dibattito. Ad astenersi sulla votazione sono stati Roberto Capelli di Centro democratico e Angelo D’Agostino di Scelta civica. A votare era presente l’ex premier Enrico Letta. Il Pd è il gruppo con il maggior numero di assenti. Alla votazione non hanno partecipato in 17, tra cui l’ex segretario Pier Luigi Bersani, Pippo Civati e Stefano Fassina. L’Aula aveva respinto la richiesta di rinviare la votazione sulla richiesta di arresto. Oltre ai deputati di Sc si erano astenuti quelli di Fdi.

“Sono incazzato e sapete benissimo con chi” ha detto Giancarlo Galan uscendo in carrozzina dall’ospedale di Este, dove è stato ricoverato per una decina di giorni. Poi è salito su un’ambulanza che si è diretta verso la casa di Cinto Euganeo. La lettera di dimissioni dall’ospedale era stata firmata stamane dal personale medico.

L’ex Governatore Galan attende nella sua casa di Cinto Euganeo lo sviluppo degli eventi anche se è improbabile che l’arresto scatti nelle prossime ore. L’azzurro ritiene di aver subito “una doppia ingiustizia”. Prima la richiesta di arresti dei giudici di Venezia, poi il voto favorevole della Camera. Le sue dimissioni sono state firmate stamane dai medici dell’ospedale di Este perchè hanno ritenuto che le patologie di cui soffre non richiedano necessariamente l’ospedalizzazione, ma possano essere curate anche con l’assistenza domiciliare. Galan viene sottoposto ogni 4 ore al controllo del livello di glicemia, riceve terapie per le apnee notturne, per il diabete, e deve restare con la gamba ingessata in estensione. Gli avvocati di Galan hanno preannunciato una richiesta di arresti domiciliari.