Fiom Cgil su accordo indotto Fiat di Melfi

Sono stati comunicati oggi i risultati della consultazione sull’accordo dell’ìindotto Fiat di Melfi: una consultazione farsa avvenuta senza il minimo rispetto della democrazia, infatti come già denunciato dalla nostra organizzazione nei giorni scorsi si sono svolte le assemblee con un accordo già in vigore, con molti lavoratori in cassa integrazione, ma soprattutto senza che vi sia stata una certificazione del voto attraverso le commissioni elettorali di stabilimento come normalmente avviene in democrazia. È quanto si legge in un comunicato stampa della Fiom- Cgil. Alle lavoratrici e ai lavoratori – continua – è stato impedito di fatto di poter modificare l’ipotesi di accordo, in quanto lo stesso era già in vigore e di fatto è stato accettato il ricatto della Fiat di estendere il Ccsl in tutte le dodici aziende Acm, senza reali garanzie sul piano occupazionale e salariale. La Fiom- Cgil unitamente ai delegati delle aziende dell’indotto Fiat ritiene di considerare la trattativa ancora aperta per modificare l’accordo sui punti fondamentali quali la garanzia dei livelli occupazionali, l’organizzazione del lavoro, il premio di produttività e le relazioni sindacali. Per questo motivo l’organizzazione sindacale ha indetto uno sciopero di un ora per domani dalle ore 12.30 alle 15.00 per svolgere un assemblea informativa, sull’accordo Acm e, insieme ai lavoratori, chiedere la modifica del testo e un referendum certificato tra tutti i lavoratori.