Ugl su anatocismo bancario

“Diciamo no senza se e senza ma all’anatocismo bancario, nella nostra regione significherebbe dichiarare la morte certa di tutte le attività produttive del territorio già in sofferenza bancaria, sarebbe produzione di interessi da parte degli interessi.”. E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “deve finire il tempo delle ‘vacche grasse’ anche per le banche. Il cliente non può supportare di vedersi aumentare il valore del capitale originario preso in prestito, perché esso viene maggiorato degli interessi maturati trimestralmente dall’ente creditorio. Gli interessi se non pagati vanno ad aumentare l’importo del capitale iniziale prestato, sicché il debitore vedrà sempre aumentare l’importo del capitale originariamente preso in prestito. Ed il Governo cosa fa? Corre in soccorso delle banche attraverso la Banca d’Italia che promuove la norma voluta dal Governo per il ritorno dell’anatocismo. Agli addetti ai lavori, l’Ugl Basilicata ricorda che il pagamento degli interessi sugli interessi è già stato cancellato dalla Corte costituzionale ma adesso reintegrato con il decreto Competitività così dichiarando definitivamente morta ogni speranza di ripresa della Basilicata”.