Portogruaro, arrestato Mauro Ghezzi il Re delle gomme cinesi taroccate

Per gli inquirenti si tratta dell’amministratore “occulto” di una società del settore pneumatici, imprenditore originario e residente nel Portogruarese. Nei confronti del quarantenne è scattato anche il sequestro preventivo dei beni, tra cui due appartamenti al mare, nel Veneziano, a Bibione. L’indagine, nata da una verifica fiscale dell’Ufficio Dogane di Treviso, ha permesso di accertare un collaudato sistema di frodi fiscali-carosello per ribassare i prezzi sul mercato degli pneumatici grazie all’evasione dell’Iva, quantificata in circa 3 milioni. Il sistema fraudolento è stato realizzato attraverso diverse società nazionali e Ue, ciascuna delle quali per realizzare il sistema illecito. Le imprese “cartiere” venivano intestate a prestanomi, donne e straniere, che operavano contabilmente con la compiacenza di un commercialista, acquistando solo formalmente pneumatici di origine cinese da fornitori comunitari al fine di caricarsi del debito Iva (poi non assolto) e di consentire così un’indebita detrazione della stessa da parte delle ditte nazionali, destinatarie finali della merce, secondo le consuete modalità dei cosiddetti “caroselli fiscali”. L’indagine ha rivelato un innovativo meccanismo, che consisteva nell’importazione degli pneumatici cinesi presso un porto italiano, simulandone cartolarmente la spedizione in un paese comunitario e il successivo rientro in Italia, con l’evasione dell’imposta e la illecita costituzione di capitali all’estero.