Matteo Renzi apre il cantiere della riforma della giustizia

12 punti annunciati dal Presidente del Consiglio che ha illustrato le linee guida del documento, al termine del Consiglio dei ministri. “Per due mesi vogliamo discutere della giustizia in modo non ideologico”, ha affermato. Il governo riformerà anche il Csm, ma dopo le elezioni che porteranno al rinnovo delle cariche. Il “Csm è un presidio straordinario, punto di garanzia di indipendenza alla quale noi ci inchiniamo: ci inchiniamo però non alla magistratura, ma al concetto di indipendenza”. Su questo, un punto sarà che “chi giudica non nomina, chi nomina non giudica” perché “se chi nomina giudica, non dirà mai che un giudice ha sbagliato”.

Matteo Renzi ha parlato di intercettazioni, annunciando che “sono l’unico argomento su cui non abbiamo pronta la norma”. “Faremo un discussione aperta, anche con la stampa. Il dibattito è se c’è un limite all’uso delle intercettazioni: nessuno vuole bloccare le intercettazioni dei magistrati ma valutare anche con i direttori dei quotidiani” il loro utilizzo. Uno degli obiettivi del governo è quello di garantire tempi certi. “Al termine dei mille giorni delle riforme noi puntiamo al processo civile in un anno per il primo grado”. Tra i punti illustrati da Renzi anche il “dimezzamento dell’arretrato giustizia civile: oggi ci sono 5 milioni e duecentomila processi pendenti – ha ricordato – una roba pazzesca”. Prevista una corsia preferenziale per imprese e famiglia. “Serve una normativa sul falso in bilancio degna di questo nome, ci saranno due mesi per discutere e poi a settembre la faremo dentro la cornice complessiva della riforma”, ha spiegato il Premier. Novità per chi si vuole separare o vuole divorziare consensualmente. Lo annuncia il Ministro della Giustizia Orlando, spiegando che “per separazioni e divorzi, se consensuali, non servirà più andare davanti al giudice”.