Pisa, Golena d’Arno riqualificazione delle attività nautiche

Nella sua ultima seduta, a circa un anno di distanza dall’avvio della complessa procedura per la sua adozione, ilConsiglio direttivo dell’Ente Parco, presieduto dal Presidente Fabrizio Manfredi, ha adottato l’atto col quale si conclude l’iter per l’aggiornamento parziale del Piano di gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano.

Gran parte delle osservazioni presentate da cittadini, associazioni o altre istituzioni come lo stesso Comune di Pisa – erano 38 le osservazioni pervenute e che sono state oggetto di disamina nel corso della seduta del Consiglio – sono state accolte in via definitiva in toto o parzialmente, a testimonianza della possibilità per chiunque di dare un significativo contributo alla versione finale del documento approvato.

L’aggiornamento parziale del Piano di gestione delle due tenute poste all’estremità meridionale del Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli rientrava tra le priorità da tempo stabilite dai vertici dell’area protetta e del Comune di Pisa, per fornire, a fronte delle richieste dei soggetti interessati, ed in particolare della stessa amministrazione comunale, una serie di risposte concrete con alcuni punti fermi, quali la realizzazione di tre parcheggi scambiatori, l’allargamento della Bigattiera e la realizzazione di una pista ciclabile.

Più in dettaglio, sono quattro le questioni salienti su cui si misura l’aggiornamento – che consentirà di realizzare, a cura dei soggetti competenti, alcuni interventi in sintonia col vigente piano del Parco – e tra le quali particolare importanza riveste lo spinoso tema della mobilità sul litorale, spesso al centro del dibattito pubblico. Sono tre gli obiettivi puntuali verso i quali l’Ente Parco si rivolge con le modifiche alle norme del piano: un significativo potenziamento della viabilità esistente che conduce al litorale, mediante la possibilità di ampliamento della Bigattiera, la realizzazione di tre parcheggi scambiatori, ognuno dei quali sarà ubicato in prossimità di ogni centro abitato della costa (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, con la possibilità di includere, nei primi due casi, anche un impianto di distribuzione carburanti di dimensioni consone al contesto), e la previsione di una rete organica di mobilità ciclabile che, oltre a sfruttare le strade rurali presenti nel territorio di Tombolo, potrà contemplare l’utilizzo del tracciato del “trammino”.

Il secondo punto saliente dell’aggiornamento parziale al piano di gestione delle due tenute più meridionali dell’area protetta riguarda la golena d’Arno, dove l’Ente Parco intende perseguire l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile delle attività per la nautica insediate nell’area, con la possibilità di una ristrutturazione completa – senza aumenti di volumetria – dei manufatti a servizio delle attività economiche ed una normativa più elastica in materia di pontili d’attracco.

L’obiettivo delle modifiche alle disposizioni che tutelano il borgo di Coltano è invece quello di puntare al suo rilancio con una riqualificazione delle strutture esistenti, grazie alla previsione di una migliore dotazione di servizi per l’accoglienza turistica e, quale elemento di novità, alla possibilità che i soggetti privati svolgano attività ricettive; altro aspetto di rilievo è la valorizzazione dei centri ippicipresenti nella zona. Le disposizioni del Piano di gestione rinforzano anche le funzioni museali già in essere nel borgo e confermano anche l’importanza della Villa Marconi quale polo culturale di spicco.

Infine, la proposta approvata dall’Ente Parco per quanto concerne l’area dei Navicelli apre alla prospettiva di una definitiva strutturazione dell’area produttiva e della cantieristica, con una previsione di sviluppo sostenibile delle attività.

Le norme aggiornate dall’Ente Parco intervengono anche su alcune situazioni specifiche, relative a criticità evidenziate da altri soggetti, e riguardano in particolare la zona sportiva sulla via Pisorno, l’area degli orti vicino a Tirrenia e a San Piero a Grado, e l’edificio situato sulla via Bigattiera di proprietà dell’Università di Pisa, oltre a contemplare la valorizzazione del centro ippico del litorale pisano e, infine, la riqualificazione dell’area denominata “ex vivaio” a San Piero a Grado, che ha l’obiettivo di consentire allo stesso Ente Parco di perseguire le proprie finalità istitutive.

I commenti del Presidente dell’Ente Parco Fabrizio Manfredi, del Sindsco Marco Filippeschi e dell’Assessore Ylenia Zambito. Il Presidente dell’Ente Parco Fabrizio Manfredi ha espresso «grande soddisfazione per aver portato a compimento un lavoro, iniziato alcuni anni fa d’intesa tra Parco e Comune, che è ora in grado di fornire importanti risposte a esigenze maturate da tempo su vari fronti e che contribuirà a qualificare e valorizzare le Tenute di Tombolo e Coltano sia dal punto di vista ambientale e naturalistico, sia da quello economico e sociale».

Per il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi «si tratta di un risultato storico per la Golena dato che con l’approvazione di questa variante, si dà finalmente il via al recupero e alla riqualificazione di un’area di grande pregio, quella sulla sponda sinistra dell’Arno verso la foce, creando le premesse necessarie per realizzare quel grande porto naturale fluviale per la nautica da diporto e turistica, integrato con quello di Boccadarno».

Significativi”, come ha spiegato l’Assessore comunale all’urbanistica Ylenia Zambito, anche «i passi in avanti fatti sulla mobilità: ci metteremo subito al lavoro per realizzarli quanto prima, a cominciare dai tre parcheggi scambiatori».

Note tecniche. Il procedimento per l’adozione della variante è stato avviato il 20 maggio 2013 con Deliberazione del Consiglio direttivo del Parco; dopo l’acquisizione dei pareri del Comitato scientifico e dell’assemblea della Comunità del Parco, due mesi più tardi il Consiglio ha fatto proprie le osservazioni dei due organi, estendendo a sessanta i trenta giorni di pubblicazione previsti per la consultazione dei documenti approvati; dopo ulteriori trenta giorni necessari per la presentazione delle osservazioni all’Ente Parco, gli uffici dell’Ente hanno elaborato le controdeduzioni prima dell’approvazione finale da parte del Consiglio direttivo, che ha licenziato i documenti normativi nella sua seduta del 23 giugno 2014 dopo un ulteriore passaggio per l’acquisizione del parere dell’assemblea della Comunità del Parco sull’adozione definitiva e previo “accordo di pianificazione” siglato da Ente Parco, Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Regione Toscana e Soprintendenza.