Por 2014/2020 Trenitalia penalizza ulteriormente la linea ferroviaria ionica

il treno rimasto a crotoneCrotonesi che vivente in ogni parte d’Italia o che dal territorio crotonese intendete spostarvi in altro luogo facendo uso del treno rassegnativi a dover rinunciare definitivamente al tradizionale mezzo di trasporto. In alternativa soltanto il pullman non essendo inattivo l’aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto pur con le continue assicurazioni a proposito della riapertura che giungono dalla Regione. Stando a quanto afferma l’on. Emilio De Masi, anche l’ultima residua possibilità di un futuro trasporto su linea ferrata è stata annullata. “ Avevamo tutti immaginato che il progressivo processo di spoliazione della linea ferroviaria ionica, ed in particolare del tratto crotonese, si fosse esaurito con la sottrazione delle residue opportunità di trasporto, e invece, per quanto spiegato più avanti, starebbe per esserci sottratto anche l’ultimo residuo di futuro”. E’ quanto denuncia in una nota stampa il consigliere Regionale Emilio De Masi, che già nelle scorse settimane era intervenuto proprio in merito allo stato di precarietà in cui versa l’intero trasporto calabrese. “L’esame congiunto del Piano regionale dei trasporti – spiega De Masi – del documento di orientamento strategico e delle schede azioni/risultati presentati in questi giorni dal Dipartimento “Programmazione Comunitaria” ai tavoli del partenariato per la preparazione del Por Calabria 2014/2020, sembrano confermare una sorta di scenario decadente. L’orientamento di Trenitalia, che prevede un ulteriore depotenziamento della tratta ionica calabrese rischia insomma di essere sancito e codificato all’interno dell’impianto programmatico strategico regionale, con ripercussioni tanto drammatiche da non risultare nei prossimi anni suscettibili di revisioni e di nuove attenzioni finanziarie”. “Appare difatti sempre più evidente – aggiunge il consigliere regionale – la volontà di impegnare le significative risorse rese disponibili dall’Unione Europea attraverso Por e Pon infrastrutturali nell’ammodernamento e nel potenziamento di altre direttrici ferroviarie, oltre che nella velocizzazione, ammodernamento e messa in sicurezza delle tratte regionali, con particolare riferimento alle connessioni tra i centri urbani principali da cui puntualmente resta escluso il territorio crotonese. Si va dunque prefigurando una prospettiva che dilania alcuni fondamentali diritti e pregiudica ogni ipotesi di sviluppo regionale, che appare inimmaginabile nel mancato coinvolgimento di parte significativa di territorio e comunità calabrese. Rischiano per altro di manifestare un alto grado di fallibilità tutti gli altri programmi e linee di intervento per lo sviluppo che impegnano la Regione nel nuovo ciclo di programmazione; nessuno degli obiettivi tematici interessati da nuovi finanziamenti potrà prescindere dalle dinamiche connesse all’accesso e alla mobilità. Penso cioè alla strategia di rilancio delle aree interne, all’ammodernamento delle are urbane, alla valorizzazione dei sistemi produttivi locali e a quelle delle reti turistiche e culturali”. “Sono ostinatamente persuaso – continua nella nota stampa Emilio De Masi – che isolamento e carenze infrastrutturali del Crotonese determini un complessivo svantaggio per l’intera regione, cosa che merita di essere fronteggiata non solo con rigore tecnico, ma anche con coraggio civile e senso di equità sociale; insomma occorre un’azione politica corale e convinta. Così forse è possibile ottenere una rimodulazione del servizio ferroviario regionale sulla linea ionica e relative trasversali, con la creazione di un sistema di coincidenze hub di Catanzaro Lido, Sibari e Lamezia ed il ripristino di treni regionali diretti dalla ionica verso la stessa Lamezia” . “Sarebbe pertanto opportuno – conclude -, e in tal senso auspico puntuale riscontro da chiunque altri rivesta ruoli pubblici, un incontro che, una volta tanto, restituisca alla Politica la prerogativa di riallineamento almeno su scala regionale dei diritti di tutti i cittadini calabresi”.