Cimitero di epoca nazista a Hall in Tirolo, 46 sudtirolesi tra le salme

Oggi la commissione di storici che dal 2011 lavora per fare luce sui resti delle salme sepolte in epoca nazista nel cimitero della clinica psichiatrica di Hall in Tirolo ha presentato la sua relazione conclusiva: “Tra le 228 salme vi sono 46 sudtirolesi”, sottolinea la direttrice dell’Archivio provinciale Christine Roilo, componente altoatesino della commissione.

Nel cimitero della clinica psichiatrica di Hall in Tirolo ad inizio 2011, durante i lavori di ristrutturazione della struttura, sono stati scoperti in una fossa comune i resti di 228 salme, testimonianza probabile di una strage compiuta dai nazisti tra il 1942 e il 1945 nell’ambito di un programma di eutanasia. La Provincia di Bolzano si è impegnata nella rielaborazione storica e per tale ragione ha inviato Christine Roilo, direttrice dell’Archivio provinciale, nella commissione indipendente di esperti incaricata di condurre le indagini storiche parallelamente alla riesumazione e ai rilevamenti in loco. Negli anni tra il 1940 e il 1945, infatti, almeno il 15% dei pazienti ricoverati nell’ospedale psichiatrico di Hall proveniva dall’Alto Adige. “È importante fare luce su questo oscuro capitolo della storia”, sottolinea l’assessore provinciale ai beni culturali Florian Mussner. Secondo la direttrice Roilo, “tra il 1940 e il 1945 sono arrivati a Hall complessivamente 648 sudtirolesi, suddivisi in 329 uomini e 319 donne. Nello stesso periodo, 219 di loro sono stati dimessi, 239 trasferiti in altre strutture e 85 sono deceduti. Di questi 46 sono stati sepolti nel cimitero della clinica di Hall, gli altri in gran parte nel cimitero cittadino.”

Finora non si è riusciti a desumere con certezza se le salme rinvenute nell’area dell’ospedale rientrassero nel programma nazista della cosiddetta “eutanasia decentrale”. Di sicuro per questi pazienti il cibo e le cure mediche erano molto scarsi. Alla prima relazione della commissione, presentata oggi in Tirolo, seguiranno altre pubblicazioni sulla storia della clinica e del cimitero. L’Archivio provinciale progetta inoltre di pubblicare uno studio sull’invio di sudtirolesi affetti da problemi psichici e disabilità nelle cliniche psichiatriche a seguito delle Opzioni. “Il trasferimento di cittadini sudtirolesi a Hall è un capitolo finora non approfondito e conferma che a distanza di 75 anni molti eventi collegati alle Opzioni non sono stati ancora completamente chiariti. Questa relazione rappresenta un importante contributo per la lettura storica di un periodo tragico”, conclude l’assessore Mussner.