Reggio Calabria, l’impegno e le testimonianze delle suore francescane Alcantarine

Chiedilo a loro. Recita così la campagna di comunicazione realizzata dal Servizio per la Promozione del Sostegno Economico  della CEI  per  invitare alla partecipazione alla firma per  la destinazione dei fondi 8xmille.

Tra le testimonianze quelle del centro d’Ascolto  e di solidarietà Mons. Italo Calabrò di Reggio Calabria, nel rione Archi, una delle 9 opere al centro della campagna. Sul sito chiediloaloro.it, realizzato per raccontare le opere attraverso  la voce dei protagonisti, sono disponibili  quattro video  che raccontano la vita  all’interno del centro  attraverso, tra le altre, la testimonianza di Suor Lisa, suora francescana  Alcantarina, che si occupa, insieme ai volontari di organizzare giochi di strada e attività culturali, sportive e sostegno scolastico.

A Reggio Calabria, per i bambini c’è un’alternativa alla strada. Si tratta di un doposcuola per progettare il futuro. I quattro video relativi al “Centro d’ascolto e di solidarietà Mons. Italo Calabrò” raccontano, attraverso le testimonianze delle suore e dei volontari, i progetti realizzati. Archi, oltre 10 mila abitanti, area metropolitana nord di Reggio Calabria. Quartiere ad alta percentuale di popolazione giovanile, per cui costruire un domani alternativo all’oppressione mafiosa. Il piano periferie della C.E.I. ha raggiunto bambini e famiglie, con il Centro d’ascolto e di solidarietà “Mons. Italo Calabrò” promosso dalla Caritas di Reggio Calabria-Bova e gestito dalle suore Francescane Alcantarine, da un secolo al servizio della comunità. Aperto vent’anni fa, in team con le tre parrocchie di Archi, il Centro promuove l’animazione di strada, con circa 20 operatori: giochi e sostegno scolastico, teatro e formazione, gite e laboratori, calcio e basket, giornate ecologiche, fino ad “Archi-estate”.

“In alternativa alla povertà culturale, proponiamo ai minori percorsi di crescita” spiega la Superiora, suor Loriana Torelli, per sottrarli agli esempi devianti della strada e a destini distruttivi. “L’8xmille ci accompagna con 15 mila euro l’anno. Poi qui c’è tanta Provvidenza, altrimenti non riusciremmo a coprire le spese. Il Centro è infatti anche presidio di accoglienza, con mensa, docce, distribuzione della spesa, vestiario. Noi siamo solo un canale: il contributo dei reggini e di chi firma, attraverso di noi, arriva a chi ha bisogno”.