Theiner al Parco Monte Corno, attrattività e accesso BBT

Prosegue il tour dell’assessore Richard Theiner attraverso i sette parchi naturali della Provincia. L’ultima tappa, in ordine cronologico, è stata quella che lo ha portato al parco Monte Corno, il più ricco di flora e fauna di tutto l’Alto Adige. Al centro dell’incontro le iniziative per migliorare l’attrattività della struttura e l’attraversamento della tratta di accesso al tunnel del Brennero.

Il parco naturale Monte Corno, creato nel 1980 e successivamente ampliato nel 2000, si estende su una superficie di 6.851 ettari in Bassa Atesina, sulla sponda orografica sinistra del fiume Adige, fra i territori di Anterivo, Egna, Montagna, Salorno e Trodena. Di tutti i parchi dell’Alto Adige il Monte Corno è quello che vanta la flora e la fauna più ricca di specie grazie agli estremi climatici presenti al suo interno: si va dal clima aspro della zona nord-est al clima sub-mediterranneo della zona sud-ovest.

Durante la visita dell’assessore Richard Theiner, alla quale hanno partecipato i responsabili del parco e i sindaci dei comuni della zona, sono stati illustrati i progetti per migliorare l’attrattività turistica del parco. “La cosa fondamentale – ha sottolineato Theiner – è che le soluzioni siano il più possibile condivise con il territorio”. Tra le iniziative in cantiere vi è il rafforzamento della collaborazione con le associazioni turistiche non solo della Bassa Atesina, ma anche della vicina Val di Fiemme, oltre alla creazione di una sinergia con il Geoparc Rio delle foglie (Bletterbach).

Altro tema al centro della discussione è stato inoltre quello riguardante la tratta d’accesso al tunnel di base del Brennero. Nel progetto, infatti, è previsto che 8,9 km. del tragitto attraversino i territori posto sotto tutela, “ma per l’inserimento del progetto nei piani urbanistici – ha precisato Valentin Schroffenegger dell’ufficio parchi naturali – è necessaria una valutazione d’incidenza secondo i criteri di Natura 2000”. Da questo punto di vista, i sindaci della zona hanno ribadito l’importanza di tenere conto soprattutto delle fonti di approvvigionamento idrico del parco, ritenute di vitale importanza per tutto il territorio circostante.