Fp-Cgil su vertenza depuratore Tiera di Vaglio

“Sono più di cinque anni che i lavoratori in servizio presso il depuratore che tratta le acque reflue della città sito in località Tiera di Vaglio, gestito dalla ditta Giuzio, sono lasciati in una condizione di incertezza retributiva cumulando mensilità arretrate”. 

Lo sostiene in una nota, Roberta Laurino, segretario generale della Cgil Funzione pubblica di Potenza. “Spesso – aggiunge – questi lavoratori vengono utilizzati strumentalmente dal datore di lavoro per ottenere il pagamento anche solo di tranche dei crediti vantati, prima nei confronti del Consorzio Asi e oggi di Acquedotto Lucano, che nel frattempo ha avuto la gestione dell’impianto di depurazione di cui la ditta Giuzio è affidataria”. Laurino aggiunge che “l’ultima nota trasmessa alle organizzazioni sindacali dalla Ditta Giuzio parla di oltre un milione e mezzo di euro di somme di cui la società Acquedotto Lucano sarebbe debitrice. Anche in quella nota, come nelle precedenti, la ditta Giuzio afferma che non sarà in grado di pagare le spettanze ai lavoratori”. 

Laurino segnala tra l’altro che “Acquedotto Lucano ha deciso di bandire una nuova gara di appalto per l’affidamento del servizio e, fatto ancor più grave, non ha previsto alcuna clausola sociale di salvaguardia dei livelli occupazionali”. 

Da qui, la richiesta di “intervento immediato del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e dell’assessore della Basilicata all’Ambiente, Aldo Berlinguer, affinché Acquedotto Lucano revochi il bando di gara per l’affidamento del servizio di depurazione e provveda ad avviare tutte le procedure necessarie per l’internalizzazione del servizio garantendo nel contempo il trasferimento delle risorse necessarie per il pagamento di tutte le spettanze ai lavoratori della ditta Giuzio”.